PD – Corsa alla segreteria regionale. Grimaldi: “E’ ora di cancellare le consuetudini sbagliate”

pd grimaldiAvellino – “Il vero cambiamento sta nel cancellare le consuetudini sbagliate. Tartaglione e Vaccaro non possono guidare un partito regionale se tutta la settimana sono alla Camera dei Deputati. Il PD in Campania ha bisogno di un segretario regionale che sia presente sul territorio incontrando cittadini, imprese, militanti, iscritti,  lavoratori: la carne viva della nostra Regione. La Campania ha bisogno di un segretario pronto a mettere le mani nel fango, nella sofferenza, a ricevere insulti, critiche. Essere segretario non può essere un esercizio che si può svolgere tramite telefono“. Michele Grimaldi, candidato alla segreteria regionale del PD, ci va giù pesante nel corso dell’assemblea con i cittadini che ha tenuto stasera presso la sede della segreteria del PD di Avellino.

Grimaldi ha le idee chiare sul ruolo che dovrà svolgere il nuovo segretario regionale e non usa mezzi termini portando all’attenzione dei presenti tutte le cose che finora non sono andate e che è ora di cambiare. Ha parlato del caos liste e di come la commissione di garanzia abbia gettato il ricorso da lui presentato sulla presentazione fuori tempo massimo delle liste: “La commissione di garanzia nazionale getta il nostro ricorso motivando l’episodio come una consuetudine che in Campania non si rispettano le regole. Io da campano e da militante del Pd sono offeso, indignato da questa roba e noi ci candidiamo ad abbatterle le consuetudini sbagliate e mi fa specie che chi si propone sotto il brand di Matteo Renzi – riferendosi alla Tartaglione -  dicendo di essere il cambiamento invece le  consuetudini del passato soprattutto le peggiori le difenda e le usi per favorire se stessa questo è il punto: noi non possiamo cambiare verso a Firenze e cambiare orario a Napoli. Il cambiamento  deve essere tale altrimenti è solo ipocrisia che i cittadini ci faranno pagare“.

Le discussioni sulle liste  - continua Grimaldi – sono legittime ma se la consegna  è alle 20 tu, da futuro segretario, devi essere così autorevole da prendere la cartellina alle 19.30 e dire decido io e vai a presentare le liste perchè devi avere più rispetto delle regole che ossequio verso i capibastone che ti sostengono anche in riferimento al fatto che il segretario regionale del Pd nei prossimi mesi dovrà prendere scelte importanti in merito alle liste alle europee, alle regionali, al parlamento ma anche in riferimento alle crisi industriali, al riordino dei rifiuti, al piano sanitario. Che farà rispetto a questi temi? Il segretario regionale del Pd deve essere una persona autorevole e non ricattabile“.

Ed in riferimento alla possibilità che la salita al potere di Matteo Renzi  in un certo qual modo possa aiutare la vittoria della Tartaglione in Regione dichiara: “Io sono stato definito outsider perché non devo dire grazie a nessuno che mi ha sponsorizzato e benedetto ma devo rispondere solo ai cittadini che mi daranno fiducia. Il segretario del partito e chiunque sarà il segretario del governo dovrà andare a Roma a dire delle cose invertendo la tendenza che si persegue al Governo su spesa sanitaria, istruzione, spesa sociale. Come potrà andare a Roma a dire di cambiare queste cose se l’ha benedetta Renzi? Come fai ad andarci a litigare per difendere le tue idee? Non devi far altro che acconsentire chinare il  capo e ringraziare. Se non hai sponsor ma le tue idee, invece, la tua proposta politica, il supporto dei cittadini puoi difendere i loro bisogni e interessi. Per questo in questa competizione non c’entrano nulla Civati, Cuperlo e Renzi ma solo l’idea  che noi abbiamo della Campania e del PD“.

Parole dure per la poca pubblicità dell’appuntamento di domenica prossima da parte della commissione congressule regionale: “Ho la sensazione – spiega il candidato – che qualcuno abbia la volontà nemmeno tanto sottaciuta di trasformare l’appuntamento del 16 in un appuntamento burocratico ed è sbagliato perchè se a decidere sono in pochi alla fine a decidere saranno poi sempre gli stessi pochi. Invece, avremmo dovuto utilizzare questa opportunità del 16 per dare un segnale di partecipazione popolare che fosse un segnale contro Stefano Caldoro e perchè non possiamo ridurre in questa maniera una discussione fondamentale per il destino non del pd ma della Campania ad un appuntamento burocratico. Ed è questo il motivo per cui io tengo tra le 6/7 assemblee giornaliere ed è una cosa che io posso e potrò fare, i miei due avversari no perché saranno impegnati alla camera dei deputati dal lunedì al venerdì. Io continuo imperterrito a chiedergli di dimettersi dalla camera dei deputati qualora venissero eletti segretari. Poi io almeno la faccia dei segretari provinciali la conosco e mi pare abbastanza surreale che tra i candidati a segretario ci sia qualcuno che sia intenzionato a guidare il PD in Regione senza conoscere nemmeno chi siano i segretari di federazione del territorio che andrà a rappresentare“.

Un pensiero anche alle accuse mosse al PD di immobilismo in giunta regionale: “Si dovrà cambiare rotta -commenta - si dovrà fare un partito utile a difendere migliorare condizioni di vita cittadini. Quello che noi vorremmo fare è alzare l’opposizione in maniera più netta. Perchè sulla vicenda Soresa e la vicenda Gori il PD è rimasto in silenzio? Perchè si è accontentato di briciole per qualche consenso personale. Noi voremmo un PD che dicesse di no al governo Caldoro per difendere i diritti dei cittadini”.

E sui primi interventi che Grimaldi sarà pronto ad attuare una volta eletto precisa: “In Campania c’è la vicenda degli studenti idonei non assegnatari della borsa di studio che ha bisogno di un segnale di contrasto reale in questo periodo di crisi. Iniziamo abbassando le indennità dei consiglieri regionali e quelle dei sindaci delle  città capoluogo di provincia, aboliamo i rimborsi elettorali per i gruppi consiliari, mettiamo il divieto assoluto del doppio incarico all’’interno del Pd, mettiamo l’incompatibilità assoluta ad incarichi ad incarichi e nomine di natura politica nei carrozzoni delle società miste con queste quattro proposte e le decine di milioni di euro che recuperiamo le mettiamo a disposizione del fondo regionale per il diritto allo studio“.

A sostegno della candidatura di Grimaldi troviamo Della Bella Giovanna, Di Pietro Gerardo, Robbomaria Antonietta, Pezzella Andrea, Sasso Francesca, Suglia Antonio, Pisapia Rosamaria, Pisano Gabriele, Troiano Filomena, Polzone Sabatino, Rosamilia Marilena, Ricciardiello Giovanni, Nigro Elsa Maria, Bianco Enzo, Di Cicilia Marisa, Gallicchio Pasquale e Evangelista.

Giovanni Bove è il capolista: “Nel PD c’è bisogno di cambiamento ma non di cambiamento come slogan bensì di un reale cambiamento nei metodi. In questa campagna elettorale abbiamo assistito a scene intollerabili che non vorremmo si ripetessero più. Affrontiamo due armate: quella Vaccaro che candida chi viene da altri partiti ed elemosina voti di ex parlamentari in cambio di posti e la Tartaglione che non conosce nemmeno i nomi dei segretari provinciali. Noi – conclude –  abbiamo tutte le carte per vincere questa sfida e nel caso così non fosse continueremo a far vivere l’idea alla base della candidatura di Grimaldi e continueremo a metterci la faccia per difendere quell’idea diversa che noi abbiamo di Partito e di Campania “