Efficienza e rifunzionalizzazione delle opere regionali, l’A.G.C. stila il piano

rossanoA seguito della soppressione della Casmez prima e dell’AgenSud poi, la Regione Campania ha acquisito ope legis la proprietà e, quindi la connessa gestione delle opere di rilevanza regionale realizzate dalla Cassa, consistenti in sistemi di adduzione, collettori ed impianti di depurazione.
Su tali opere la gestione è proseguita dagli anni ‘90 in poi con oneri a carico della Regione Campania parzialmente recuperati con il sistema tariffario, prima come tassa e successivamente come tariffa.
Con la legge n. 36/1994 e successiva legge regionale n. 14 del 21.05.97, in attuazione del Servizio Idrico Integrato, la gestione di tali opere doveva passare alla competenza degli ATO e dei soggetti gestori dagli stessi individuati.
Con legge regionale n. 14 del 21.05.97 e ss.mm.ii., recante “Direttive per l’attuazione del Servizio Idrico Integrato ai sensi della Legge 05.01.94 n.36”, la Regione Campania ha suddiviso il proprio territorio in Ambiti Territoriali Ottimali, tra cui l’ATO n. 3 denominato “Sarnese-Vesuviano”, che ricomprende 76 Comuni delle province di Napoli e Salerno, con una popolazione di circa 1.500.000
abitanti di seguito anche indicato “Ente d’Ambito”.
Con atto del 20.10.1997 si costituiva l’Ente d’Ambito “Sarnese-Vesuviano”. Con delibera dell’Assemblea n. 3 del 29.02.2000 lo stesso Ente ha individuato il soggetto gestore del S.I.I. e gli ha affidato la gestione del S.I.I. dell’ATO n. 3.
In data 30.09.2002 l’Ente d’Ambito ed il Gestore hanno stipulato la Convenzione di Gestione del S.I.I. ( con allegato Disciplinare Tecnico) per una durata di 30 anni decorrenti dalla stipula della predetta Convenzione, il cui schema è allegato alla citata legge regionale n. 14/97.
Tale gestione ha avuto effettivamente inizio il 1° ottobre 2002.
Tra il 2002 e il 2007 furono consegnate dalla Regione all’ATO 3 solo le opere idriche insistenti sul territorio di Capri (compreso il serbatoio di Poma di circa 6.000 mc) e del serbatoio di Visciano, nonché i collettori comprensoriali dell’impianto di depurazione di Nocera Superiore e della rete fognaria del Comune di Corbara (SA).
Per quanto concerne le opere idriche, i manufatti, le reti e gli impianti della Zona Sorrentina dell’Acquedotto Campano Regionale, che, dopo la firma del protocollo di intesa del 2006, erano state trasferite e consegnate all’ATO 3 con i verbali di Adunanza del 18.7.07 e del 29.9.07, e per i quali il Gestore aveva materialmente iniziato la gestione a proprio carico, successivamente con verbale del 27.5.08 sono rientrate nel possesso e nella gestione regionale.
Il Gestore, quindi gestisce nel territorio dell’ATO 3 solo le opere consegnatele dai comuni appartenenti all’ATO ma non le “Opere Regionali” e, cioè, l’intero insieme delle opere di competenza dell’ATO n. 3, con riferimento sia alle opere tutt’ora detenute in gestione dalla stessa Regione, in proprio o in affidamento a terzi, sia quelle realizzate e/o in corso di realizzazione a cura dei Commissari delegati del Governo nominati a seguito della dichiarazione di diversi stati di emergenza ai sensi della legge n. 225 del 1992 e s.m.i.
Nelle more del trasferimento all’ATO 3, la Regione Campania ha dovuto obbligatoriamente proseguire la gestione delle opere, trattandosi di servizio essenziale di rilevanza locale, che non poteva in alcun modo subire interruzioni.
Per tali motivi è necessario procedere, senza ulteriori indugi, al trasferimento delle Opere regionali di rilevanza locale al Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, appositamente autorizzato.
Con la delibera in oggetto si procede, in conformità a quanto disposto dalla vigente normativa (artt. 141 e ss. D.lgs. 152/06) , al trasferimento attraverso la sottoscrizione del verbale di consegna da parte dei rappresentanti della Regione, del Commissario Straordinario p.t. dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano (e suoi aventi causa), entro e non oltre 150 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione della presente delibera dovrà redigere lo stato di consistenza delle opere regionali, in contraddittorio con il Settore Regionale Ciclo Integrato delle Acque e con il Settore Regionale Demanio e Patrimonio.
L’A.G.C. Ecologia, Tutela Ambiente, Ciclo Integrato delle Acque, il Commissario (e suoi aventi causa) dovranno predisporre apposito piano in cui vengano definiti gli interventi finalizzati all’efficientamento ed alla completa messa a regime delle Opere Regionali per il loro pieno ed
ottimale utilizzo, rifunzionalizzazione, messa in sicurezza e completamento.
Il trasferimento delle “Opere Regionali” di rilevanza locale da parte della Regione al Commissario (e suoi aventi causa), si intenderà realizzato ope legis alla scadenza del termine suddetto di 150 giorni dalla pubblicazione della presente delibera, a prescindere dalla redazione dello stato di consistenza ovvero dalla sottoscrizione del verbale di trasferimento.