Todisco (Pd) – “E’ difficile sentirsi a casa propria in un tempio infestato dai mercanti”

Francesco TodiscoAvellino“Chi aveva immaginato che l’avvento di Renzi alla segreteria del PD avrebbe fatto voltare pagina rispetto all’abitudine inveterata ad imbrogliare, a cambiare le regole a colpi di maggioranza quando non vanno più bene, a manipolare congressi e primarie, alla luce di quanto è avvenuto sabato notte a Napoli ha dovuto ricredersi.

Tutto come prima, peggio di prima…

Il Regolamento per la elezione del segretario regionale fissava alle 20 l’orario inderogabile per la presentazione delle liste di candidati all’assemblea regionale; allo scadere del tempo solo le liste a sostegno di Michele Grimaldi erano state presentate perché i furibondi litigi tra la conventicola dei notabili a sostegno della Tartaglione e di Vaccaro (così diversi, così eguali) non aveva loro consentito di chiudere in tempo.

Questi ineffabili personaggi si sono inventati che il termine non fosse perentorio: peccato che la formulazione è la stessa di quella usata dal Parlamento italiano per le elezioni e che, il ritardo, per giurisprudenza consolidata, non consente altra interpretazione che la esclusione.

Insomma, questa vicenda dimostra che, di fronte agli appuntamenti congressuali, una accozzaglia di imbroglioni erano ed una accozzaglia di imbroglioni restano: d’altro canto, cosa mai avremmo potuto aspettarci da personaggi come i due De Luca, il salernitano e l’avellinese, con l’aggiunta dei Piccolo, Casillo, Topo e via elencando, da un lato e dai Paolucci, i Graziano e i Basso de Caro dall’altro.

Ci dispiace: non smetteremo di scandalizzarci, di indignarci. Se lo facessimo, se subissimo il processo di mitridatizzazione che sembra subire anche la stampa che osserva le vicende del PD, avremmo solo da vergognarci, guardandoci allo specchio.

Lungo la schiena ci scorre il terrore per una legge elettorale che mette in mano a questo segretario, a questi suoi notabili, la composizione delle liste elettorali con un meccanismo che togliendo agli elettori la possibilità di scegliere, con collegi o preferenze, mette nella mani di imbroglioni abituali quel delicato meccanismo di selezione che sono le primarie.

E’ difficile sentirsi a casa propria in un tempio infestato dai mercanti. Ma quello è il nostro tempio, il luogo, unico in questo Paese, dove è pensabile celebrare i riti della democrazia e della solidarietà. Occorre restare, ospiti indesiderati, perché, prima o poi, una scopa poderosa faccia pulizia e lo restituisca agli iscritti ed ai cittadini  “.

di Francesco Todisco – Partito Democratico