Convegno ACI – Lombardi: “Cresca la cultura della sicurezza stradale”
Avellino – Questa mattina presso il Centro Congressi dell’Hotel de la Ville, l’Automobile Club di Avellino ha organizzato un incontro dal titolo “Ambasciatori di sicurezza stradale”. Tenuto conto dell’alto valore educativo del convegno, sono state invitate a partecipare le scuole, con gli studenti dell’ultimo biennio. In particolare era presente l’Istituto Tecnico Industriale Guido Dorso.
Al tavolo dei relatori c’erano Stefano Lombardi (Presidente Automobile Club di Avellino), Ascanio Rozera (Segretario Generale ACI) e Monika Jakiela (General Manager DMA – Servizi).
Prima degli interventi dei relatori, ci sono stati alcuni saluti istituzionali, tra cui quello di Maurizio Ficarra, Questore di Avellino, che ha detto: “mai si fa abbastanza per la sicurezza” e quello del Comandante della Guardia di Finanza, Costantino Catalano, che ha ricordato quanto sia importante monitorare ad esempio la sicurezza dell’Ofantina, per questo “come Fiamme Gialle siamo sotto la guida del Prefetto di Avellino Carlo Sessa” .
Inoltre Salvatore Imparato, Comandante Provinciale della Polizia Stradale, ha affermato: “riteniamo che proprio quando non siamo apprezzati noi vogliamo educare il cittadino con la repressione. Ma prima delle sanzioni sono importanti due cose: l’informazione e la formazione, come oggi state facendo. Buon lavoro!”
Sono parole che hanno impressionato positivamente gli studenti in sala, i futuri guidatori di domani. Il convegno, sebbene si sia svolto durante le ore scolastiche, è risultato importante perché hanno potuto comprendere meglio il valore del rispetto delle regole stradali.
A prendere parola, poi, ci sono stati anche il Delegato Provinciale CONI, Giuseppe Saviano, e il Procuratore Rosario Cantelmo. Saviano ha raccontato una sua esperienza: “un immigrato mi ha fatto riflettere sull’integrazione. Italiani e stranieri sono uguali in tema di sicurezza”. Rosario Cantelmo ha ricordato, invece, l’incidente che nel 2013 ha avuto risonanza nazionale: quello del 28 Luglio a Monteforte Irpino.
Il Presidente dell’Automobile Club di Avellino, l’ Avv. Stefano Lombardi, ha salutato alcune delegazioni straniere presenti in sala, tra cui quelle della Nigeria, Camerun, Libia, Ucraina e ricordato il corso di guida sicura (teorica e pratica) che si tiene vicino Roma, a Vallelunga. Lombardi ha affermato: “Occorre far crescere la cultura della sicurezza stradale. L’ACI è un ente pubblico senza scopo di lucro: non prendiamo soldi dallo Stato e siamo istituzionalmente preposti alla sicurezza degli automobilisti e alla mobilità. I dati del 2012 ci dicono che rispetto al 2011 ci sono stati meno feriti e morti in strada, ma bisogna ancora incrementare la sicurezza stradale. Ci possiamo liberare dalle catastrofi annunciate”.
Lombardi, quindi, ha voluto ricordare anche la storia di una donna in sala: Anna Diglio Nardone dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus, che nel 1998 ha perso il suo piccolo Giovanni.
Poi Lombardi ha continuato: “Ci sono costi della sanità, della magistratura, dell’INPS. Investire sulla sicurezza conviene: questo va detto ai nostri politici per ridurre drasticamente costi sociali che gravano su tutti (oltre ai costi vi sono anche grandi numeri di persone che vengono a mancare). Perciò 3 componenti sono importanti: comportamento umano, strada e veicolo. L’auto è sicura per ABS, le strade però occorrono di manutenzione. La maggior parte degli incidenti dipendono, tuttavia, dalla guida distratta del conducente: 1) non si guarda al dare precedenza; 2) si pensa al cellulare; 3) eccesso di velocità. La fascia d’età più a rischio è quella dai 24 ai 29 anni che il sabato sera prende, spesso, prima di mettersi in moto, alcool e psicofarmaci. Quindi tutti devono maturare per diventare conducenti più preparati e responsabili”.
Infine Lombardi ha concluso ricordando che l’ACI si fece promotore della patente a punti ed oggi si batte per l’obbligatorietà dei corsi di guida sicura: “A Vallelunga sono presenti istruttori che forniscono nozioni utili e danno dritte per situazioni di emergenza e criticità in cui ci potremmo venire a trovare. Gli stranieri sono quasi 5 milioni nel nostro Paese con 3 milioni di automobili. Perciò l’ACI si vuole impegnare anche con loro. La sicurezza non è questione di razza o colore: occorre accoglienza ed integrazione. A Vallelunga si rilascerà agli stranieri un diploma di ambasciatore di sicurezza stradale per far comunicare anche ai connazionali le buone pratiche acquisite”.