Pd Circolo di Tufo: “necessario confronto per il bene della comunità”
Tufo - Di seguito la nota del Pd del comune di Tufo in merito alle dinamiche politico-amministrative della cittadina.
“Occorre dire in premessa che il presente documento è concordato con la segreteria cittadina e provinciale, e che quale segretario ed estensore materiale, ricoprendo anche la carica di sindaco uscente, ritengo opportuno per evitare strumentalizzazioni e incomprensioni, fare un passo indietro rispetto a eventuali rapporti che ne discenderanno, lasciando gestire la vicenda elettorale prossima ventura alla segreteria cittadina in sinergia con quella provinciale, che farà eventualmente i propri passi con i suoi omologhi. Entrambe le segreterie concordano che le riflessioni di seguito esposte siano rassegnate per le dovute valutazioni all’assemblea degli iscritti.
Il primo compito - prosegue la nota - di una forza politica è la responsabilità e sarebbe irresponsabile, qui a Tufo, non rendersi conto di una istanza comune, ed espressa anche in diversi modi, rivolta agli attuali attori della vita amministrativo-politica di una svolta nel senso di una costruzione/ricostruzione di una classe dirigente nuova, dentro al paese stesso, che nasca dalla sua socialità. È opportuno tenerne conto, e non regalare alla non politica e, peggio, all’inutilità forze preziose per tutti, costituendo queste l’unico ricambio generazionale a disposizione nel futuro. Si sente parlare di accordi, di “accorpamenti”, non si sa quanto sia vero e definito, ma non è un processo politico, nel caso, è una decisione che nasce come esterna ai bisogni del paese, purché si vinca.
E una volta vinto, al di fuori di un progetto politico, e della visione di quanto chiede il paese tutto sfuma nel personale ammantato di nobili intenzioni. Nessuno è migliore analista di altri ed ecco che l’accordo di cui innanzi, se si fa, viene ammantato e coperto da una indisponibilità del PD e dell’attuale maggioranza a una ricomposizione per la voglia di protagonismo e di leadership. Ma non è la verità dire che il PD non vuole accordi. Quindi v’è la necessità di avvertire le altre forze politiche strutturate, pubblicamente, senza cospirazioni private, che è opportuno, invece, fare un passo indietro tutti e ricavarne un enorme passo avanti.
Le forze a Tufo sono diverse considerando tutte le esperienze politiche, i militanti e i voti che di volta in volta si esprimono; soprattutto, sono presenti con SEL e il PD; il PD ritiene di offrire, secondo la dignità dovuta a ciascuno, un dialogo senza alcuna voglia di pregiudiziali, che il paese non comprenderebbe e che sono state la iattura di cui paghiamo tutti prezzo, nella convinzione che è ora che si deve fornire servizio alla costituzione di quella classe dirigente che il paese chiede, non regalandola al nulla, ma supportandola nella crescita e nell’autocoscienza politica, con personale che aiuti tale processo.
E’ morale – prosegue la nota -, inoltre, la salvaguardia di nuova futura classe dirigente e di crescita del paese oggi non coinvolgibile per la possibilità di polarizzazione della proposta politica, e perché questi sanno meglio di altri che non è quel che vuole il paese. Sarebbe un compito di tutti, ma certamente è DNA di forze democratiche e di sinistra, per cui appare giusto offrire pubblicamente una opportunità al paese e alle persone che si riconoscono nel centro sinistra, ma non solo, per mettere al centro i bisogni della comunità ed evitare la polarizzazione di un conflitto inutile e non sentito dai cittadini.
Occorre confrontarsi sui temi che riguardano il bene della nostra comunità. Nessuna pregressa amministrazione è scevra da errori, e qualunque sia il giudizio sull’uscente, va visto il futuro e considerato che nell’ultimo periodo sono stati posti in essere progetti già finanziati e altri prossimi al finanziamento, che potrebbero migliorare la vita del paese.
Sarebbe un peccato – conclude la nota – non cogliere quest’occasione di sviluppo, coinvolgendo chi ha volontà di impegnarsi per il bene comune. In ogni caso è questa la strada da percorrere per il PD, senza alcuna paura nemmeno di strane sommatorie elettorali, perché chiudere gli occhi dinanzi alle istanze dei cittadini che chiedono anche coraggio e un nuovo percorso, prima che scorretto, è suicida”.