Isochimica e assistenza sanitaria, la nota di Della Pia (PRC)

della pia rifondazioneAvellino – “Accogliamo positivamente la notizia che finalmente l’ASL di Avellino provvederà ad effettuare una prima verifica sanitaria a favore della popolazione di Borgo Ferrovia, l’impegno nostro, dei lavoratori e delle mamme del quartiere riunitesi del comitato co.ci.bis. ha convinto dopo troppi anni di omissioni e latitanza le autorità competenti a svolgere il loro lavoro. E’ un passo avanti ma non basta, come più volte esplicitato noi riteniamo necessario che lo screening sia oggetto di un percorso sanitario costante, approfondito e condiviso con i soggetti colpiti dal dolo, in virtù del permanere di tutte le cause cancerogene che tutt’ora insistono nel territorio”. Così esordisce nella sua nota Tony Della Pia, Segretario Federazione Irpina Rifondazione Comunista, in merito a temi tra cui l’Isochimica e l’assistenza sanitaria.

“A tal proposito – prosegue Della Pia – ricordiamo che il protocollo adottato fin qui nei confronti dei lavoratori è totalmente inefficace e addirittura lesivo, considerato che ha privato gli stessi della possibilità di curarsi, conoscendo la natura della patologia, anche migliorando la qualità della vita e di rivendicare con la dovuta e giusta documentazione il diritto al riposo anticipato. Noi crediamo che la vicenda richieda un rinnovato e costante impegno, consapevole e generalizzato per far sì che l’area contaminata venga completamente bonificata, senza trascurare il minerale disseminato nel sottosuolo, e riconsegnata ai cittadini.

Il recente scarica barile tra l’ex Capo della Procura della Repubblica di Avellino Dott. Antonio Gagliardi e il Dott. Roca riguardo all’iter investigativo legato alla vicenda Isochimica è scandaloso oltre che offensivo dell’intelligenza e della dignità delle vittime e ribadiamo ancora una volta che le affermazioni dello stesso Gagliardi sono di una gravità inaudita, da far tremare le vene ai polsi, in quanto afferma che un connubio tra criminalità organizzata, faccendieri ed esponenti politici ed istituzionali in quegli anni hanno determinato la regressione sociale, economica e morale della Provincia di Avellino, causando addirittura insabbiamenti di procedimenti giudiziari e agevolando l’estendersi dell’infiltrazione camorrista. In merito a ciò nei prossimi giorni provvederemo ad inoltrare un dettagliato dossier/denuncia alle autorità competenti.

Con la stessa determinazione cercheremo – conclude il Segretario – di chiarire anche l’atteggiamento che il Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Avellino ha avuto verso la nostra richiesta di collaborazione riguardo alla salute dei lavoratori e dell’intera comunità, nella fattispecie accogliamo con piacere il sostegno venutoci da Medicina Democratica con la quale collaboreremo per fare luce su troppi lati oscuri. Tante volte in questi anni abbiamo sopportato d’essere definiti allarmisti ed addirittura terroristi, tuttavia non ci siamo fermati e i fatti dimostrano che eravamo e siamo dalla parte della ragione, questo ci spinge a continuare per rompere definitivamente l’intreccio perverso e criminoso che tutt’oggi domina l’Irpinia”.