Viceministro De Luca ad Avellino: “aiutateci a creare un movimento di rinascita civile”

De Luca 2Si è svolto questa sera all’Hotel de La Ville di Avellino un convegno dal tema: “L’Irpinia, la Campania, il Sud. Ambiente e sviluppo”. Ha coordinato i lavori Ugo Maggio, componente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico, e sono intervenuti Walter De Pietro, della segreteria provinciale del Pd, Gianluca Festa, consigliere comunale di Avellino e presidente dell’associazione “Democratici per Davvero” e l’ospite d’onore: il viceministro alle Infrastrutture Vincenzo De Luca.

De Pietro, nel suo intervento, ha commentato le immagini rissose viste in tv dei deputati che hanno recentemente occupato le commissioni: “quello non è un Parlamento perché nessuno capisce ciò che sta facendo. Adesso è il momento del cambiamento visto che c’è il nuovo segretario Renzi. Giovani, riprendetevi la vostra vita ed entrate nei partiti per cambiare la politica da dentro! L’uomo non può essere schiavo del potere e del denaro. Voi sarete i candidati, non io, il mio tempo è finito. Voi giovani diventate protagonisti della vostra storia. Noi vi daremo una mano per ciò che possiamo, ma voi abbiate una grande capacità di sognare e una fede nel sogno per realizzarlo”.

De Luca 5Festa, invece, ha ricordato che “l’esordio pubblico” odierno segue all’ingresso del suo gruppo politico nel Pd, quindi “il percorso non è iniziato per caso”. Festa ha spiegato: “abbiamo avuto l’ambizione del cambiare modo di fare politica. La nostra è una politica del fare per dare risposte certe alla gente. Una stagione è finita e stiamo scrivendo una nuova storia in Provincia. Il sindaco (per antonomasia) De Luca è riuscito a cambiare la mentalità della gente, mettendosi contro i poteri forti: ha avuto il coraggio di opporsi ai soprusi partendo dalla sua gente, dalla base, portando idee. So che è prematuro, ma mi auguro che lui si ricandidi alla guida della Regione Campania: c’è bisogno di chi decida e di chi prende responsabilità. Avellino merita di ridiventare protagonista nello scenario regionale e nazionale: troppo tempo siamo stati assenti. Noi siamo oggi ecologisti riformisti nel PD. Il sindaco di Mercogliano Carullo è in sala per testimoniare come De Luca ha preso subito decisioni per la funicolare: Montevergine è patrimonio non solo locale, ma del turismo nazionale. Altrove ci sono paesaggi peggiori e riescono a valorizzarli meglio. Non possiamo consentire che il territorio sia impantanato dalle lobby del petrolio”.

De Luca 3De Luca, nel suo lungo discorso, ha ricordato che è nato a 7 km da Calitri: “sono nato in Basilicata, ma mi sento figlio anche di questa comunità irpina”. Ha, quindi, con fermezza e pesando le parole, scandito con efficacia (lo dimostrano i convinti applausi della platea) i problemi nostrani da risolvere con urgenza: “Siamo stati capaci di avvelenare tutto nella Terra dei Fuochi. Dove e come devono vivere quelle persone? Drammaticità, problemi… A Mugnano, ad es., non avevo niente da vendere, né gente da comprare e ho detto che questa vicenda dell’inquinamento è emblematica: per aver seguito la logica della corruzione e di chi promette di risolvervi problemi vi siete trovati a vedere persi i vostri figli. Quindi scegliete: o i vostri figli o i politicanti. Non parlo neppure di fidarvi del mio partito: non si scherza più. O voltiamo pagina o perdiamo tutti i nostri figli. Qui in Campania abbiamo perso tempo per nulla. I politici hanno perduto il rispetto della gente, non il consenso. In questi 4 anni è stata eliminata almeno una pratica burocratica regionale? No, sono state aggiunte altre, perché, come sentiamo spesso, si deve riunire la commissione… E che fate? Ci mettono 2 anni! Noi rischiamo di perdere le nostre famiglie perché la situazione non è buona e non va bene neppure questo governo. Dal punto di vista sostanziale si grida vendetta. Io sto cercando il nome di quell’imbecille che ha deciso sull’IMU. Hanno peggiorato le cose per stupidità, demenzialità: è una presa in giro agli italiani. Alfano ha fatto una conferenza stampa dicendo che è stata eliminata l’IMU ma è una palla (pensiamo alla TARES, e ad altre tasse aggiuntive). Il mio collega Lupi si scorda del Sud, perché tolto De Luca è tutto centro-nord nel governo. Non li mando a quel paese perché non mi abbasso alle loro logiche e continuo la battaglia. Pensiamo ai tempi di pubblicazione su una Gazzetta Ufficiale, al timbro della Corte dei Conti: dico ai miei colleghi che loro sono abituati a perdere anni per procedure burocratiche, io sono abituato a contare i minuti di gente che si suicida. Questo governo è bene che vada a casa se non fa opere di impatto generale utile e giusto, altrimenti non serve a niente!”.

4Poi ha continuato: “Andiamo avanti sburocratizzando tutto se non vogliamo che il Paese muoia. Basta un ricorso per far bloccare un cantiere. Tutto è paralizzato per due imbecilli che fanno ricorso e così chiudono anche aziende. E’ un lavoro gigantesco che dobbiamo fare per svegliare questo Paese. O i problemi li risolviamo noi con le nostre mani o non li risolverà nessuno. La legge è uguale per tutti: non c’entra la grandezza di un territorio, ma la tenacia e la capacità di chi amministra. Occorre un grande progetto di riqualificazione perché con i fondi europei si possono concretizzare le idee: i fondi per i trasporti, ad es., arrivano ma bisogna usarli bene. Chiedete che idea c’è sullo sviluppo: alcuni amministratori si devono vergognare perché basta che non paghino più le clientele e le cose si risolvono, come per il caso funicolare di Montevergine. Quindi i fondi non vanno dispersi fra i clienti, ma vanno utilizzati come si deve per far lavorare la gente (i territori da riqualificare ci sono). Questa Regione Campania non è stata interessata ad un progetto di sviluppo. Bisogna, allora, avere il coraggio di non finanziare i progetti inutili. Rivalorizziamo le coste campane che sono una miniera d’oro con un progetto che rivalorizzi il turismo. Occorre anche qui creare occupazione e non decidersi per clientele”.

De Luca 1Ha concluso, quindi, così: “Dobbiamo essere capaci di parlare alla povera gente e ad i ceti imprenditoriali. A Salerno a chi occupò il Comune rispondemmo chiudendoli dentro e la mattina dopo li aprimmo. Volevano una casa, ma questa va guadagnata: la mano va data alla povera gente non ai parassiti. Dobbiamo liberarci dai ricatti. Va interpretato il malessere della gente e dobbiamo farlo a Roma, a Napoli, ad Avellino ed in tutti i territori. Facciamo qualcosa, non arrendiamoci, mettiamo al centro il lavoro. Aiutateci a creare un movimento di rinascita civile: scegliamo o i politicanti o le nostre famiglie. Ci venderanno fumo e ci dimenticheranno dopo le elezioni. Il 90 % di chi fa politica non ha l’obiettivo di creare coscienze libere, ma solo quello di durare e crearsi clienti per le prossime elezioni. Occorre spezzare questa catena del parassitismo: decidetevi per l’interesse dei vostri figli”.