Congresso Nazionale Sel, Labruna: “una Sinistra contro politiche liberiste”

logo-Sel“Si è concluso il Congresso nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, in un clima di fiducia e di entusiasmo che non nega le difficoltà. Ma c’è una sinistra viva che ha deciso di stare in campo per sconfiggere le politiche liberiste, per essere una bussola per gli ultimi e per i ceti deboli colpiti dalla crisi, espropriati di diritti, di lavoro, della casa”. Questo l’incipit della nota di Rita Labruna, Assemblea Nazionale SEL, in merito a quanto discusso al Congresso Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà.

“Vogliamo dare protagonismo ad un partito di Sinistra,SEL – prosegue Labruna -, che rivendica con orgoglio il suo essere autonomo e non autoreferenziale, che ritrova la Strada Giusta e continua ad auspicare un vero cambiamento. Tra la nostra gente il progetto di ItaliaBeneComune è sfumato prima per le larghe intese PD e Pdl, ed oggi con la ritrovata logica del voto utile, di Veltroniana memoria. Noi dobbiamo ascoltare la nostra gente, le loro legittime perplessità ci appartengono. Il centro sinistra potrebbe vivere, solo se restituisce la voce a chi l’ha persa, riconosce cittadinanza ai diritti, e riesce a farsi progetto politico tra la gente,non dentro il palazzo o i talk show. Il congresso ci ha restituito un dibattito vero, SEL non è l’immagine plastica dei sondaggi, non possiamo piegarci a questa logica,SEL deve vivere fuori e dentro il Parlamento, nel corpo vivo della società. Un partito, radicato sui territori, deve avere grandi ambizioni, una Sinistra larga per se stessa e per i suoi interlocutori,uno strumento utile per accrescere partecipazione e militanza, rispondere ai bisogni diffusi e a un nuovo modo di pratica politica. Capire dove sta andando questa società, avere capacità di interpretarla, cambiarla attraverso una prospettiva di lungo periodo,incontrando i volti della crisi e della sofferenza sociale.

Negli ultimi giorni – continua l’esponnte SEL -, altri hanno offuscato il merito di alcune questioni che andavano affrontate nello specifico, come quella di separare il decreto Imu e ricapitalizzazione BANKITALIA. Emerge la degenerazione di un quadro politico che cede agli interessi più forti e non urgenti delle banche, seppellendo gli interessi generali. Si è consumata una doppia ghigliottina, voto salva banche e decapitazione del diritto alla rappresentanza, frutto della proposta di questa legge elettorale. Una sintonia tra Pd e FI che merita una dura opposizione in parlamento e fuori, una legge che solleva ulteriori dubbi di costituzionalità da più parti. Il punto è che Renzi ha scritto questa legge sotto dettatura di Berlusconi, come si può restituire legittimità a colui che ha teso a stravolgere la Costituzione, le istituzioni, come si può considerarlo interlocutore privilegiato e affidarci ancora una volta le chiavi delle istituzioni? Di fatto della decisone. Una democrazia è svuotata di senso se recide la rappresentanza. Mentre questa società si disumanizza, si dilatano le disuguaglianze e si restringe l’uguaglianza. Si sopravvive solo se si è più forti e aggressivi. Per questo credo che rompere la mistica dell’austerità,cambiare lo spazio europeo, costruire l’ Europa dei popoli sia la sintonia che si contrappone alla distonia delle larghe intese.

Un’Europa dove la democrazia non sia subalterna ai mercati – conclude Labruna – e la politica non sia la costola della finanza. Il pareggio di bilancio, la spending review perpetrato da Monti e Letta, è in continuità con il liberismo degli ultimi anni. Gli sprechi delle oligarchie burocratiche non sono stati tagliati, ma colpiti i servizi, i diritti, il welfare, le vite delle persone più deboli. Siamo parte di quel mezzogiorno d’Europa a cui è stato chiesto, dalla J.P.Morgan, di dismettere le Costituzioni,cancellando le regole democratiche a favore dei mercati, destabilizzando così le nostre vite, con la precarizzazione e la disoccupazione di giovani e meno giovani. Per contrastare tutto questo,dovremmo creare un appuntamento da contrapporre al facile VDay che non attenua la rabbia sociale, una giornata che concili difesa dei diritti, welfare, dell’ambiente e per i beni comuni. Per questo al congresso di SEL, abbiamo scelto di sostenere Alexis Tsipras, pur ribadendo di guardare al Partito Socialista Europeo, per costruire un’Altra Europa. Immaginiamo un Progetto che deve coinvolgere le realtà sociali, politiche, di Movimento, Ambientaliste e di Sinistra che nelle loro pratiche già pensano ad un’AltraEuropa che davvero contrasti la povertà, le disuguaglianze, il fiscal compact. Per questa e tante altre ragioni facciamo nostro lo spirito della candidatura di Alexis Tsipras, liberandola da un recinto identitario. La Strada Giusta è con Tsipras.Siamo e vogliamo essere tutti Europei”.