A Cottafava risponde Ciano, tra Avellino e Latina finisce 1-1

cianoAVELLINO. Tanto valeva giocarsela nell’ultimo quarto d’ora. Un Avellino nel primo tempo  impacciato e a tratti nervoso esce allo scoperto nei minuti finali conquistando un pareggio che se volessimo ragionare in maniera critica al 100% gli sta anche stretto. E’ bastato il magico sinistro di Ciano a distruggere i sogni di gloria di un Latina che dopo una partita eccellente ha rischiato addirittura di perderla. Onore a chi ha lottato fino alla fine senza mai arrendersi ed onore anche al coraggio di Rastelli che nei titoli di coda ha inserito tre torri e una seconda punta infischiandosene degli schemi. Chi non rischia non vince, in questo caso sul piatto della bilancia c’è un pareggio ma vale quanto una vittoria.

ANTEPRIMA. Parola d’ordine: “riscatto “. E’ questo l’imperativo dell’Avellino alla sua prima gara del girone di ritorno tra le mura amiche. La formazione di Rastelli, dopo la prova incolore di Novara, è chiamata alla vittoria contro l’ostile Latina( che la settimana precedente ha steso la seconda della classe Empoli) in quanto i tredici punti che dividono i biancoverdi dal raggiungimento della salvezza sono sempre da conquistare e non sarà facile siccome dopo il giro di boa il campionato cambia volto.

IN CAMPO. Formazioni a specchio per Breda e Rastelli.Il più classico dei 3-5-2 che vede faccia a faccia due degli attacchi più pericolosi del campionato. Un vero e proprio scontro tra titani tra le due batterie offensive. Da un lato il duo Castaldo-Galabinov e dall’altra sponda il tandem Paolucci-Jonathas.

PRONTI VIA. Ritmi incandescenti fin dalle prime battute. Il Latina tenta l’affondo giocando la sfera velocemente sulle fasce mentre l’Avellino, col baricentro altissimo rispetto al solito, cerca di stoppare ogni manovra offensiva per ripartire in contropiede.

Partita tattica, perfetta da parte del Latina che chiude ogni varco all’Avellino impedendogli completamente di impostare la propria manovra. Protagonista indiscusso della prima mezz’ora, in negativo naturalmente, è il signor Cervellera di Taranto che al 13’ non vede una netta trattenuta di Cottafava su Galabinov e al 19’ ( forse tradito dal guardalinee ) non arresta il gioco su una chiara posizione di off-side di Jonathas che grazia Terracciano e l’Avellino calciando fuori da posizione ghiottissima.

DOMINIO LATINA. Col passare dei minuti il Latina diventa sempre più padrone del centrocampo. Pressing alto e ripartenze veloci, così Breda mette l’Avellino alle corde.  Paolucci al 31’ scalda i guanti di Terracciano, il quale viene salvato da un intervento miracoloso di Fabbro che impedisce a Jonathas, arrivato puntuale nell’inserimento, di concretizzare il tap-in. Non è finita, è ancora l’ex-Siena a spaventare i Lupi ( 40’ ), stavolta servito da un traversone alto, questi arriva in spaccata sulla sfera ma la conclusione si perde sul fondo.

RIPRESA. Lo scenario della gara non cambia, il Latina sempre padrone del terreno di gioco non da spazi all’Avellino e sugli sviluppi di un calcio d’angolo ( 16’ ) trova il vantaggio con Cottafava che dimenticato dalla difesa bianco verde batte Terracciano con una zuccata vincente.

AVANTI TUTTA. Rastelli corre ai ripari e mischia le carte, Ciano per Fabbro e Millesi per Peccarisi. 4-3-1-2 e Avellino a trazione anteriore. Ci prova Galabinov ( 20’ ) pescato da Zappacosta ma il bulgaro appoggia inesorabilmente fuori dopo aver fatto un controllo delizioso.

FINIMONDO. Al 28’ oggetto di cronaca è nuovamente l’arbitro, protagonista di un episodio a metà tra lo scabroso e l’agghiacciante. Ciano innescato sulla sinistra da Castaldo calcia addosso al portiere in uscita, la sfera viene colpita di testa da Castaldo e varca la linea di porta ma Esposito allontana la sfera ed il direttore di gara viene ingannato dalla posizione e non assegna il gol.

CORAGGIO. Rastelli non si arrende e getta nella mischia anche Biancolino. E’ la svolta, il Pitone ha grinta da vendere e fa a sportellate con tutta la difesa del Latina. Dai e dai che il gol arriva ed infatti proprio Biancolino al 46’ chiude il triangolo con Ciano, il quale a tu per tu con Iacobucci non sbaglia e riporta la gara in parità.

FINALE INCANDESCENTE. Il Latina accusa il colpo e nei minuti di recupero subisce l’offensiva dei Lupi trascinati da uno scatenato Ciano che dimostra di avere attributi e grande tecnica. E’ proprio l’ex-Padova che all’ultimo secondo serve a Castaldo un pallone su cui c’è scritto sopra “ basta toccare “ ma il numero 10 biancoverde calcia malissimo e la sfera vola alta sulla traversa.

Finisce così,peccato nel finale ma va premiata la reazione d’orgoglio dopo un primo tempo alla mercè di un Latina tatticamente perfetto. Ciano uomo-chiave, l’Avellino ha ingaggiato un pezzo da 90 che non tarderà a dimostrare il suo valore.. la partita di stasera è un chiaro esempio!

Michael Mambri