Tares – Presentata la petizione MAS-UGL
Avellino – E’ stata presentata stamane la petizione a firma della neonata associazione “Movimento Azione Sociale” ed il sindacato di categoria UGL contro la nuova TARES.
“Questa raccolta firme – precisa il segretario dell’UGL Costantino Vassilliadis – è stata preda di strumentalizzazioni ma noi ci teniamo a precisare una cosa: le tasse vanno pagate, qui oggi non stiamo parlando di cercare un modo per non pagarle ma stiamo discutendo sul fatto che le tasse, in questo caso specifico la Tares, debbano essere pagate ma in condizioni di equità ed è per questo motivo che abbiamo deciso di sposare in pieno l’iniziativa del Mas perchè abbiamo a cuore le problematiche di tutti i cittadini e della tutela ai loro impieghi in quanto se a causa della Tares i piccoli e grandi esercizi commerciali saranno destinati a chiudere significherà che tutti i dipendenti che lavorano in quegli esercizi si troveranno senza posto di lavoro”.
“L’iniziativa MAS-UGL – spiega il presidente del MAS, Francesco Capossela – non vuole nient’altro che essere da monito per tutti quei cittadini che, a causa di un’amministrazione immobile che non capisce o non vuole capire i problemi di questa città, hanno perso ogni speranza. Noi vogliamo dire basta a tutto questo chiedendo tre cose principali: una dilazione di pagamento da tre rate a cinque; una revisione dei costi in quanto Irpinia Ambiente avrebbe dovuto puntare sul riciclo e sulla produzione energetica portando in discarica solo il 14% dei rifiuti mentre il restante 86% sarebbe dovuto essere riciclato ma non è così. Inoltre, – continua - il servizio di raccolta non è omogeneo ed è qui che chiediamo anche una riduzione delle tariffe perchè con il regolamento approvato dal commissario prefettizio Guercio all’epoca del suo insediamento in città è stato deciso di apportare lo stesso tariffario per ogni cittadino indipendentemente dal fatto che fosse disoccupato, cassaintegrato, ecc… C’è chi nel corso della scorsa seduta di consiglio comunale ha chiesto al sindaco di intervenire al fine di capire se fosse possibile una differenziazione tra periferie e centro ma io già so che non sarà possibile far nulla perchè alla fine il regolamento è già entrato in pieno vigore soprattutto dopo la notificazione della cartella esattoriale e non si può fare nulla per cambiarlo. Addirittura - prosegue Capossela – l’unico modo per ottenere una riduzione del massimo 40% è che il servizio di raccolta venga sospeso per oltre 30 giorni e che venga certificato dall’Asl che la non raccolta abbia causato seri problemi“.
Nel corso della conferenza non sono mancati gli esempi di costi Tares: “Un parrucchiere ed un estetista per esempio per un locale di 40 metri quadri pagheranno 407,64 euro cifra ancora sostenibile - sottolinea il presidente del Mas - ma se si passa ai ristoranti alle trattorie alle mense ai negozi di ortofrutta o piante e fiori le cifre iniziano ad aumentare e per 100metri quadri saranno tenuti a pagare cifre che variano dai duemila euro ai quasi quattromila euro. Per non parlare delle case una famiglia composta da tre persone dovrà pagare 300euro”.
“Il problema Tares purtroppo non finisce qui – denuncia Vassilliadis – non solo le rate sono state diminuite e c’è una scadenza mensile. Verso Pasqua arriverà anche una nuova cartella che sarà il conguaglio e quindi altre tasse da pagare”.
L’idea espressa da Mas e Ugl è una vera e propria campagna di sensibilizzazione della cittadinanza con tanto di locandine che raccontano storie: una negoziante che a causa della tares è costretta a chiudere, di un disoccupato, di un pensionato, di una studentessa che non può realizzare il suo sogno perchè i suoi genitori non possono permettersi di pagarle l’università, spaccati di vita quotidiana in cui tutti si possono ritrovare.
“Sabato e domenica – conclude il presidente Capossela – saranno disposti a via Verdi dei gazebo per la raccolta firme e verranno consegnati dei volantini per le strade principali della città, al fine di stimolare non solo la cittadinanza a rendersi protagonista ma anche il primo cittadino a rendersi conto che Avellino è una città viva e vuole confrontarsi con il suo rappresentante”.