Tagli A.D.I. – Il Pdci chiama il prefetto Sessa
Avellino – La Federazione provinciale di Avellino dei Comunisti Italiani esprime il proprio sconcerto ed il più totale dissenso rispetto alla mancata risoluzione del problema dell’assistenza domiciliare integrata, negata a quasi un migliaio di utenti irpini, a causa dei tagli imposti dall’Asl, frutto di una inadeguata, inefficiente ed insensibile gestione della struttura sanitaria.
“Dopo oltre due mesi di discussioni e confronti istituzionali – si legge dalla nota - il servizio non è ancora stato ripristinato, nonostante da parte dei vertici dell’azienda sanitaria sia stata dichiarata la disponibilità dei fondi necessari per l’anno in corso. Stupisce anche l’atteggiamento di eccessiva prudenza e temporeggiamento dimostrato dal comitato dei sindaci che, pur avendo verificato la gravità della situazione nei territori e la inattendibilità dei dati resi noti dal direttore generale Florio e dal direttore sanitario Ferrante, non interviene in maniera decisa, per quanto di sua competenza. Sotto gli occhi di tutti ormai si sta consumando una vergognosa e tragica farsa, il cui prezzo viene pagato dai cittadini ed in particolare dagli ammalati gravi, completamente abbandonati al proprio destino. Di fronte a questa inaccettabile situazione, il Pdci non può che sollecitare nuovamente l’intervento del prefetto di Avellino, Carlo Sessa, affinché venga finalmente riattivata l’Adi”.