Parità di genere – Nappi (FI) “In consiglio regionale mai applicate”

Sergio NappiNapoli“Le norme approvate dal Consiglio regionale finalizzate a garantire il rispetto della parità di genere non sono mai state applicate. La quasi totalità delle nomine effettuate non sono conformi alla normativa in vigore.” E’ quanto denuncia Sergio Nappi, vice presidente del gruppo ‘Forza Campania’, che, atti alla mano, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Regionale, Paolo Romano, per chiedergli conto di quanto emerso da un’indagine interna.

La legge regionale 17, approvata il 10 novembre del 2011, prevede che il Consiglio regionale e la Giunta indichino le competenti strutture tecniche di supporto che devono svolgere il monitoraggio sul rispetto del principio di pari rappresentanza di genere. L’articolo 8 bis della legge 17 del 1996, introdotto nel 2011, prevede, inoltre, che ai fini del rispetto del principio della rappresentanza di genere, “le strutture tecniche di supporto, di cui all’articolo 5 bis, provvedono a verificare che, sul totale delle nomine effettuate nell’anno solare di riferimento dal Consiglio e dalla Giunta, sia garantita la presenza di ogni genere negli organismi collegiali di nomina regionale in ottemperanza alle leggi vigenti.” Le strutture sono tenute, inoltre, a comunicare “semestralmente i risultati degli accertamenti effettuati ai fini della verifica agli organi che hanno provveduto alle nomine e alle designazioni.”

“Incredibile ma vero – afferma Nappi – a distanza di oltre due anni dall’approvazione della legge 17, la nomina della struttura tecnica che avrebbe dovuto vigilare sul rispetto della parità di genere, non è mai stata messa all’ordine del giorno del Consiglio regionale.” La conferma è venuta da una nota ufficiale del direttore generale dell’ufficio Presidenza, studi legislativi e legali, che con una nota (protocollo 354/P.2014) ha comunicato a Nappi “la assenza di specifiche indicazioni sull’individuazione della struttura tecnica di supporto.” L’ufficio ha altresì evidenziato che, a suo parere, “la norma introdotta non contiene parametri oggettivi di riferimento che possano sancire il rispetto della parità di genere”

“Ci troviamo, in buona sostanza, – aggiunge Nappi – dinanzi ad una colossale presa per i fondelli per le donne campane e per chi ha proposto una legge che avrebbe dovuto rappresentare una garanzia per il rispetto della parità di genere e che, invece, è stata totalmente disattesa.”

“Alla luce di quanto emerso – chiude il consigliere regionale di Forza Italia – emergono seri dubbi sulla validità di tutte le nomine effettuate dal Presidente del Consiglio in data successiva alla entrata in vigore della legge 17 del 10 novembre 2011.”