Associazione “MAS” su amministrazione comunale Avellino, la nota del Presidente Capossela
Avellino – “Viviamo in una città dimenticata dalla sua Amministrazione, che naviga a vista e senza avere una precisa strategia di rilancio per la propria comunità”. Così esordisce nella sua nota il dott. Francesco Maria Capossela, Presidente dell’Associazione politico-culturale “Movimento Azione Sociale” di Avellino.
“Se è vero che la maggioranza di centrosinistra è riuscita a ricucire le tensioni tutte interne al PD - prosegue Capossela -, partito di maggioranza della coalizione, ci chiediamo quando si sentiranno gli effetti positivi di questa pacificazione. C’è una città che aspetta in dignitoso silenzio che i propri amministratori facciano il proprio dovere e diano finalmente le risposte attese, ma al momento risultano ingiustificatamente assenti. La città avverte l’abbandono e soffre la mancanza di una politica efficace e attenta alle sue esigenze, ma dal palazzo purtroppo non arrivano segnali incoraggianti. Si ha la sensazione di una resa incondizionata del sindaco Foti, incapace di gestire una maggioranza solo numerica, rissosa ed inconcludente che manifesta puntualmente in occasione delle sedute consiliari un malessere strisciante, le proprie insanabili contraddizioni ed una scarsa coesione politica.
Ma il punto più basso di questa esperienza amministrativa – continua il Presidente MAS – non è ancora giunto. Riteniamo infatti che durante le prossime scadenze elettorali potranno emergere le vere intenzioni di pezzi importanti della maggioranza, che ambiscono a ricoprire cariche politiche più importanti e remunerative. L’Amministrazione Foti si trova quindi in una perenne ed imbarazzante situazione di stallo e la mancanza di dialogo con la propria comunità rende sempre più distante la politica dai propri cittadini. Intanto avanza inesorabilmente il degrado urbano dalle zone periferiche fino al centro cittadino e non risparmia neppure “il salotto buono” avellinese di galassiana memoria: Corso Vittorio Emanuele. I persistenti “buchi” o “vuoti” urbani anche per il Corso, utilizzati da cittadini incivili come discariche a cielo aperto, sono la riprova del totale disinteresse ed incuria del bene pubblico da parte dei nostri amministratori.
A ciò si aggiunge – prosegue Capossela – lo stato di numerosi stabili che necessiterebbero interventi urgenti di ristrutturazione e di opere per la messa in sicurezza, in grado di evitare seri rischi per la incolumità pubblica. Ma con tali pericoli dobbiamo purtroppo convivere in quanto il Comune di Avellino oltre a non predispone di un capillare piano urbano di riqualificazione ha già dichiarato mestamente, attraverso l’assessore all’urbanistica, che spetta ai privati intervenire a causa della mancanza di risorse pubbliche. Nell’ambito delle politiche urbane e abitative, un’Amministrazione che affronta seriamente i problemi della città dovrebbe inoltre mettersi definitivamente alle spalle il capitolo emergenza terremoto. Non è accettabile che dopo trentatre anni dal sisma dell’80, centinaia di cittadini avellinesi vivono ancora in prefabbricati colabrodo divenuti invivibili e pericolosi per la salute.
Questioni così delicate con implicazioni di grande portata avrebbero però bisogno di tutt’altra Amministrazione: coesa, coraggiosa, determinata ed in piena sintonia con la città.
Infine vorremmo porre alla Giunta Foti le seguenti domande di stretta attualità: quali saranno le priorità politiche e gli obiettivi strategici per rilanciare l’azione amministrativa? quali saranno le iniziative dell’Amministrazione per porre rimedio alle tante emergenze economiche e sociali della città? come affronteranno la grave crisi che attraversa il commercio avellinese? Per il momento tutto tace, tranne la rabbia dei cittadini”, conclude Capossela.