Sistema idrogeologico – Tangredi (FAI): “Caldoro e Nugnes rispettino gli impegni”
Avellino – “Ancora una volta si interviene e si pone la toppa dopo il verificarsi di danni irreparabili al sistema idrogeologico delle zone interne Campane. A questo punto una considerazione viene spontanea: a chi ci governa e gestisce il pubblico piace più fare interventi da Croce Rossa (forse perché rendono di più) che risolvere i problemi all’origine. Come Fai da sempre abbiamo affermato e sostenuto che bisogna investire per la salvaguardia dell’ambiente, che necessità una seria e rigorosa attività di programmazione e prevenzione per la tutela del territorio pedemontano e montano, al fine di evitare il verificarsi di calamità come quelle accadute in questi giorni“. Così il segretario provinciale della Fai Cisl, Raffaele Tangredi.
“Il blocco dell’autostrada A16 per la caduta di detriti a causa delle copiose piogge degli ultimi giorni è causa, come asserito dai tecnici, dalla mancata manutenzione del territorio – prosegue Tangredi -. La problematica è comune anche ai regi lagni del territorio del Vallo di Lauro, anche qui non si può pensare di intervenire solo e quando si verifica la catastrofe con il sistema dell’emergenza immediata (che serve ancora a qualcuno), per poi dimenticarsi del problema fino al prossimo evento. Le incapacità della Regione e degli Assessorati competenti sono evidenti, si rilevano nella cattiva gestione del territorio e nel mancato rispetto dei tanti accordi sottoscritti con le parti sociali”.
“Fiumi di parole che non hanno portato a risultati positivi, come per la riforma della Legge 11/96 in materia di forestazione. Una legge che dovrebbe mettere in primo piano la sicurezza e la salvaguardia del territorio, sfruttare le potenzialità delle aree interne e montane per rendere il settore produttivo oltre che protettivo, aiutando la popolazione a vivere meglio e in sicurezza. Il tutto garantendo l’occupazione degli addetti “idraulici forestali” utilizzando al meglio la loro professionalità, ed evitare lo spopolamento delle zone interne.
In conclusione - conclude Tangredi - è ora che il Presidente Caldoro e l’Ass. Nugnes rispettino gli impegni, presentino le loro proposte per la riforma della Legge 11/96 e soprattutto ci facciano capire dove sono i fondi che dovevano essere previsti nella Legge Finanziaria Regionale 2014 per consentire agli Enti Delegati di erogare le mensilità arretrate degli anni 2011/2012 ai lavoratori idraulici forestali“.