Scuola “G. Palatucci” Avellino, i genitori chiedono al sindaco prodotti km 0 in mensa

scuola-bambini-zainoAvellino - Di seguito la richiesta fatta dai genitori dei bambini iscritti al V CIRCOLO Didattico di Avellino  ”G. Palatucci”  circa l’introduzione nella mensa scolastica di prodotti a Km zero.

Al Sindaco del COMUNE DI AVELLINO

Avv. Paolo Foti

 

All’Assessore alle Politiche giovanili – Pubblica Istruzione

Avv. Lucia Vietri

 

AL Dirigente del 5° Circolo Didattico “G. Palatucci”

Dott.ssa Cinthia Buonopane

Loro sedi

 

Oggetto: Introduzione cibi a chilometro zero nella mensa comunale del V Circolo Didattico “G.Palatucci” di Avellino.

 

I sottoscritti genitori dei bambini che frequentano le scuole materne e primarie del V Circolo Didattico “G.Palatucci”, propongono a codesta Amministrazione Comunale di Avellino alcune iniziative destinate a migliorare il servizio mensa delle scuole al fine di garantire ai piccoli utenti un servizio qualitativamente elevato a garanzia della loro salute e del loro futuro.

L’interesse dei genitori e, ne siamo certi, anche di questa Amministrazione è orientato alla tutela della salute dei piccoli avventori i quali frequentano quotidianamente la mensa scolastica e, spesso, per diversi anni consecutivi (per chi frequenta il tempo pieno alla scuola primaria si raggiungono gli otto anni consecutivi) e, conseguentemente, il nostro intento è quello di porre in essere tutte le iniziative volte a garantire una alimentazione sana ai nostri figli.

La presente istanza, in particolare, si propone di perseguire il seguente obiettivo: inserire nella mensa scolastica comunale i prodotti di filiera corta provenienti da produzioni locali. A tal fine chiedono all’Amministrazione Comunale di esplicitare in maniera rigorosa nei capitolati dei bandi d’appalto, criteri di qualità che puntino a selezionare gli alimenti provenienti dal nostro territorio, promuovendo così, l’acquisto di  alimenti a chilometri zero.

In particolare, gli scriventi chiedono di inserire nei capitolati che regolano i rapporti con l’azienda che fornisce il servizio mensa, l’obbligo di utilizzare la pasta, le carni, il pane e i prodotti da forno, latticini, frutta e verdura e tutto quanto inserito nei menù (ove possibile) provenienti dalla provincia di Avellino. In questo modo, inserendo i prodotti di filiera corta nel menù si offrono maggiori garanzie circa la genuinità del prodotto, anche per l’assenza, o quasi, di trasporto trattandosi di consumo di generi alimentari lavorati direttamente sul territorio o reperiti in base al principio del minor numero di passaggi tra produttore e consumatore.

Infine, i sottoscritti evidenziano come la presente istanza trovi il suo fondamento anche nelle “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica”  elaborate dal MINISTERO DELLA SALUTE – DIPARTIMENTO PER LA SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI – DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE (Conferenza Unificata. Provvedimento 29 aprile 2010. Intesa, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, G.U. n. 134 del 11-6-2010) le quali, al punto 6 (denominato “CRITERI E INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEL CAPITOLATO”), statuiscono, tra le altre cose che: “La valutazione della qualità dell’offerta può concernere elementi caratterizzanti le priorità che si intendono perseguire; tra questi si suggeriscono le seguenti…alimenti a filiera corta, cioè l’impiego di prodotti che abbiano viaggiato poco e abbiano subito pochi passaggi commerciali prima di arrivare alla cucina o alla tavola. Per favorire l’utilizzo di tali alimenti, possono essere attribuiti punteggi diversi per le diverse provenienze premiando i prodotti locali…….”