Ambito Sociale A04: basta strumentalizzazioni, si pensi a far decollare il sistema

pdzI giornalisti o pseudo tali di alcuni quotidiani locali sono diventati d’un tratto esperti di politiche sociali. Sparano sentenze, gridano allo scandalo e si atteggiano a esperti navigati di questioni che, con molta probabilità, neppure conoscono. In quanto servi sciocchi, personaggi “presi in carico” da questo o quel gruppo d’interesse, si limitano a pubblicare documenti letteralmente scritti da altri. Alzano polveroni per nulla. Tentano di spiegare ciò che non sanno. Pubblicano articoli che non rispondono a verità. Così facendo utilizzano la comunicazione esclusivamente per denigrare qualcuno e/o qualcosa strumentalizzando l’informazione per fini ed interessi di bottega. I cittadini dovrebbero conoscere la provenienza dei finanziamenti incassati da tali quotidiani per capire le ragioni di tanto accanimento.

Naturalmente, questo tipo di stampa danneggia tutti. Anche coloro che, invece, fanno questo lavoro con passione e dignità senza pesare sul libro paga di qualcuno.

Andiamo ora nello specifico.

La Regione Campania, ed in particolare l’Assessorato alle Politiche Sociali guidato da Ermanno Russo, con una Delibera scellerata, la n. 320/2012, ha accorpato nel nuovo Ambito A04 i 15 Comuni dell’ex Ambito A4 (Cervinara, Rotondi, S. Martino V.C., Roccabascerana, Chianche, Petruro Irpino, Torrioni, Tufo, Pietrastornina, Altavilla Irpina, Grottolella, Capriglia Irpina, Montefredane, Prata di P.U. e Pratola Serra) ed Avellino lasciando, invece, 7 Comuni (Mercogliano, Monteforte Irpino, Forino, Contrada, Ospedaletto, Summonte e S. Angelo A Scala) – geograficamente limitrofi ad Avellino –  in un Ambito a se stante invece di ricomprenderli, per economie di scala e per risparmiare ingenti risorse, nel nuovo Ambito A04. Ciò significa che il comune di Rotondi che è distante dalla Città capoluogo circa 40Km è parte del nuovo Ambito A04 mentre il comune di Mercogliano fa parte di un nuovo Ambito creato ad hoc. Senza dimenticare che nel casertano e nel napoletano gli Ambiti Sociali sono stati moltiplicati. Tale oscenità, che comporterà costi sociali e sanitari aggiuntivi, è stata promossa e realizzata dall’Assessorato Regionale E. Russo.

Guarda caso gli stessi quotidiani locali che oggi si preoccupano per le sorti delle Politiche Sociali del nuovo Ambito A04 non hanno eccepito nulla nei confronti dell’Assessorato Russo quando con la Delibera n. 320/2012 innanzi citata ha danneggiato i territori, aumentato la spesa pubblica e istituito l’Ambito Sociale di Mercogliano di molto inferiore ai 50.000 abitanti previsti dalla normativa. Nulla dicono tali quotidiani quando viene addirittura promossa un’interrogazione scritta in Consiglio regionale contro “soggetti irpini” vicini all’Assessore Russo per aver commesso, sul territorio della provincia di Avellino, atti decisamente da denuncia alla Procura della Repubblica. Sempre gli stessi quotidiani, che oggi gridano “al lupo al lupo”, fanno finta di niente quando “certi personaggi” utilizzano il nome dell’Assessorato regionale per fare pressione sui consiglieri comunali della Città di Avellino per far passare una Convenzione per la gestione associata dei servizi sociali del nuovo Ambito A04 che prevedeva un voto ponderato a favore del comune di Avellino pari addirittura al 49,6%, annientando di fatto la sovranità e la dignità dei restanti 15 Comuni. Tali quotidiani hanno dato spazio a personaggi sconosciuti che hanno accusato i Sindaci dei comuni soci del Consorzio A4 per non aver accettato i diktat del comune di Avellino. Quotidiani assenti che non hanno mai denunciato il fatto che un alto funzionario dello stesso Assessorato si recava puntualmente ad Avellino per siglare accordi siglati do ut des. Quotidiani che non hanno mai trattato il dramma dei servizi sociali sul territorio della Provincia di Avellino e non hanno mai accusato il vero responsabile della crisi del welfare in regione Campania che ha ridicolizzato il settore dei servizi sociali sul territorio trasformando di fatto il Palazzo di Via Marina in “un affare di famiglia”. Di tale scempio i Coordinatori degli Ambiti Territoriali Sociali campani ne sanno qualcosa…

Inoltre, la questione di affidare all’Organo di Liquidazione dell’ex Consorzio A4 la possibilità di garantire la continuità dei servizi sociali essenziali (i cc.dd. LIVEAS, che sono cosa diversa dai LEA), nell’ambito delle attività di liquidazione, nelle more che il nuovo Ambito A04 sia operativo, è cosa buona e giusta e non è affatto in contrasto ocn la normativa vigente. Tra le altre cose, è la stessa modalità utilizzata dai tanti Consorzi dei Servizi Sociali del centro-nord Italia che sono stati messi in liquidazione. Tale opzione, unica possibile per garantire la continuità dei servisti erogati, è necessaria ed urgente in quanto i servizi sociali erogati per anni sul territorio dei Comuni soci del Consorzio A4 sono sospesi dal 01 gennaio 2014. A nulla sono valsi i tanti appelli inviati all’Assessorato regionale da parte dei Sindaci del Consorzio A4 per essere autorizzati a proseguire i servizi. La Regione in merito è stata completamente sorda e assente.

 Tra le altre cose, la circolare regionale n. 0957445 del 28/12/2012 “precisa che il passaggio dei servizi dal “vecchio” al nuovo Ambito avviene tramite forme di concertazione tra gli stessi, finalizzate ad assicurare, quanto più possibile, che nei servizi offerti non vi sia soluzione di continuità (cioè senza interruzione dei servizi sociali erogati)”. Badate bene, tramite forme di concertazione fra gli Ambiti : è ciò che i Sindaci stanno finalmente facendo. Probabilmente, la concertazione e la condivisione infastidisce qualcuno che preferirebbe lo scontro al fine di ricavarne qualcosa !

Qualcuno ha scritto che la Regione è pronta a mettere in discussione l’intero impianto della Convenzione per la gestione associata dei servizi sociali sottoscritta dai Sindaci del nuovo Ambito A04. Beh ! Probabilmente chi l’ha scritto ha un filo diretto con gli Uffici regionali del Settore Politiche Sociali ! Potrebbe essere, quindi, che l’Assessorato sia più felice se centinaia di cittadini restassero per mesi senza assistenza e che lo scontro continui… E’ bene precisare che la maggioranza dei Sindaci del Consorzio A4 hanno richiesto, con numerose note, all’Assessorato regionale d’intervenire nella querelle con il comune di Avellino chiedendo di essere autorizzati a proseguire nell’erogazione dei servizi sociali a partire dal 01 gennaio 2014. Hanno più volte sollecitato, inoltre, la nomina di un Commissario ad acta ai sensi dell’art. 47 della legge regionale n. 11/2007, ma l’Assessorato regionale è stato completamente sordo nonostante la stessa legge prevedesse il commissariamento degli Ambiti inadempienti. Cioè, nel caso di specie, di quelli che non avevano presentato la programmazione entro lo scorso 15 settembre 2013.

Davanti ad una Regione assente, tutti i Sindaci del nuovo Ambito A04, per  grande senso di responsabilità, hanno fatto uno sforzo presentando il 16/12/2013 la programmazione a valere sui fondi PAC al Ministero dell’Interno ed il 27/12/2013 la programmazione a valere sui fondi INPDAP per un importo complessivo pari a circa 2.000.000€. A partire da quest’ultima data, è iniziata una nuova fase che ha portato lo scorso 17 gennaio 2014 i Sindaci del nuovo Ambito alla firma della Convenzione, alla nomina del Presidente e del Vice-Presidente.

La Convenzione de qua, contrariamente a quella proposta dagli Uffici del Comune di Avellino, attraverso il Commissario prefettizio (Cinzia Guercio), prevede una tutela di tutti i 16 Comuni, grandi e piccoli. Nel rispetto del principio di una testa un voto, è stato cancellato il voto ponderato che assegnava ad Avellino il 49,6% del peso. E’ previsto, altresì, un vice presidente chiamato a sovrintendere affinché sia garantita una erogazione omogenea dei servizi sociali su tutto il territorio dell’Ambito. Oltre a tutta una serie di miglioramenti, è stato previsto, inoltre, un vice-coordinatore che dovrebbe essere individuato dal Coordinamento Istituzionale tra i componenti dell’Ufficio di Piano, chiamato unicamente a sostituire il Coordinatore in caso di assenza e/o impedimento. Ora, su quest’ultima figura si sono scagliate le OO.SS. (eccezion fatta per la CISL provinciale), alcuni quotidiani locali, alcuni personaggi sconosciuti, cortigiani e cortigiane, contesse, notabili ecc. ecc. Come se il problema dell’Ambito A04 fosse d’amblé quello di avere o meno un vice-coordinatore. Ebbene, il problema dell’Ambito è che, ad oggi, i servizi sono tutti sospesi. Che i 21 professionisti contrattualizzati per anni dall’ex Ambito A4 sono dal 01 gennaio u.s. disoccupati. Che l’Assessorato regionale nel 2014 non ha ancora erogato i fondi del 2012. Che i fondi destinati alle politiche sociali sono ridotti di anno in anno. Che la Regione è completamente assente e non esercita più il ruolo guida riconosciutegli dalla legge. Che il sociale spesso non è all’o.d.g. dell’agenda politica locale e regionale. Enfatizzare, quindi, la questione del vice-coordinatore vuol dire  imbrogliare i cittadini spostando l’attenzione su questioni futili ed inutili. Ogni struttura, pubblica e/o privata, in caso di assenza e/o impedimento del capo, ha una figura che svolge le funzioni vicarie per assicurare la continuità delle attività. Quindi di cosa stiamo parlando ?

A questo punto è necessario precisare che finalmente i Sindaci del nuovo Ambito hanno raggiunto un accordo. Forse tale accordo non piace a qualcuno ? E’ questo il motivo del contendere ? Ma questo fa parte della storia. Gli accordi possono piacere e non piacere l’importante è che a farli siano le persone giuste ed autorevoli per poter prendere decisioni e che rispettino la legge. Il resto sono solo chiacchere che lasciano il tempo che trovano. Assicuriamoci, invece, che chi ha la responsabilità di governo decida sul da farsi e garantisca un’amministrazione efficace ed efficiente della cosa pubblica. Fa comunque ridere il fatto che per mesi l’Assessorato regionale è stato completamente assente ed ora, una volta che i Sindaci, da soli, sono riusciti a trovare un accordo, c’è qualcuno che grida al lupo al lupo e chiede l’intervento della Regione. Smettiamola di parlare il politichese. Cerchiamo di riconoscere nei Sindaci del nuovo Ambito A04 la capacità di aver trovato un accordo. Seppur in ritardo. Gran parte del merito deve essere riconosciuto al Sindaco della Città di Avellino, Paolo Foti (Presidente dell’Ambito A04), che finalmente ha preso in mano la situazione ed è riuscito – in modo autorevole – a decidere con la propria testa, lasciando alle spalle coloro che, invece, per mesi gli hanno tirato la giacchetta. Merito va riconosciuto, infine, al Sindaco di Cervinara, Filuccio Tancredi (Vice-Presidente dell’Ambito A04), che sapientemente ha invertito la rotta della contrapposizione creando un clima di distensione che giova al decollo del nuovo Ambito Sociale.

I 16 Sindaci sono, quindi, invitati ad andare avanti al fine di ristabilire le condizioni affinché l’Ambito A04 – con Avellino capofila – sia il più presto possibile operativo ed in grado di erogare servizi ai cittadini. Nei 15 Comuni dell’ex Consorzio A4 già lunedì 20 gennaio p.v. i servizi dovrebbero riprendere a favore delle tante persone e famiglie che dal 31 dicembre 2013 non ricevono più alcun servizio.