Sciopero avvocati penalisti: i motivi della protesta

Tribunale-AvellinoGli avvocati penalisti di tutta Italia saranno in sciopero per tre giorni, ovvero il 13, 14 e 15 gennaio, bloccando così tutte le udienze dei processi di ogni grado che saranno rimandate alla prima data utile. I motivi della protesta sono stati spiegati dall’Unione Camere Penalitramite un documento di comunicazione emanato in vista dell’apertura dell’anno giudiziario.

Con questo sciopero gli avvocati vogliono far sentire la loro voce a riguardo di importanti questioni, in un clima giudiziario e politico sempre più avvelenato da sentenze scottanti e criticate, come ad esempio le condanne a Silvio Berlusconi e la sentenza del Tar che annulla le elezioni regionali 2010 in Piemonte, e con il dibattito su amnistia, indulto e riforma del sistema giustizia sempre in primo piano.

Così recita il documento dell’Unione Camere Penali: “La questione del rispetto del diritto di difesa, inteso non come tutela delle prerogative dell’avvocato ma come elemento necessario nell’equilibrio del sistema giudiziario, deve entrare a far parte del più vasto dibattito sulla giustizia”.

Gli avvocati penalisti sono anche contro una ventilata novità che, a loro dire, sarebbe lesiva dell’operato dei giudici: “le indiscrezioni su una possibile proposta governativa relativa alla sostanziale eliminazione del principio di immutabilità del giudice destano vivo allarme: tale principio, cioé la regola basilare secondo cui per giudicare é necessario conoscere, e per conoscere il giudice deve vedere la prova formarsi sotto i suoi occhi, non può infatti essere attenuato in nome dell’emergenza della durata irragionevole dei processi”.

Lo sciopero degli avvocati penalisti ha chiaramente anche motivi più legati al loro operato, in particolare al non rispetto continuo e palese della regola, chiara e netta sul codice di provedura penale, che vieta le intercettazioni delle comunicazioni e delle conversazioni tra gli avvocati ed i loro assistiti.

Dunque gli avvocati penalisti si asterranno dalle udienze programmate per i giorni 13, 14 e 15 gennaio, facendole così slittare: se dovete partecipare ad un qualche processo, a qualsiasi titolo, informatevi preventivamente se l’udienza si terrà o meno.