Convitto-Solimena – La dirigente La Pietra: “No all’accorpamento. Sì a salvaguardia didattica”

la pietra solimenaAvellino“Salviamo la Solimena da uno scempio che non rispetta gli obiettivi i principi e i criteri generali della pedagogia e della didattica”. Questo il grido d’allarme lanciato dalla dirigente scolastica del II Circolo nonchè reggente della scuola secondaria di I° grado, F.Solimena, Claudia La Pietra questo pomeriggio nella palestra del plesso di Viale Italia dopo le voci sempre più insistenti di un accorpamento “contra legem” con il Convitto P.Colletta.

Questa proposta è stata avanzata dal plesso di Corso V.Emanuele insieme ad altre due ipotesi di accorpamento, una con il liceo classico, l’altra con l’istituto agrario, in seguito alla possibilità che dall’intesa Stato-Regione, che ancora deve essere fatta, si stabilisca un numero medio degli alunni che ogni scuola dovrebbe avere per mantenere l’autonomia. Attualmente il numero è fissato a 600 ma potrebbe essere innalzato a 1000 e questo comporterebbe da parte della Regione di apporre drastici tagli sulla riorganizzazione della rete scolastica.

Se la decisione di accorpamento orizzontale Solimena-Colletta dovesse andare in porto per la Solimena non ci sarebbe più futuro diventando una semplice succursale del Convitto. Una scelta che desta non poche preoccupazioni sia tra i docenti e i genitori ma soprattutto della dirigente Claudia La Pietra che spiega: “La creazione di un’istituzione scolastica omnicomprensiva, avanzata dal Colletta è una scelta che va presa solo ed esclusivamente in casi particolari e questo non rientra in un caso. Anzi, optando per un accorpamento orizzontale si andrebbe contro quanto affermato dagli obiettivi e criteri per il dimensionamento della rete scolastica 2013/2014 che con le sue linee guida regionali precisa che si dovrà procedere all’istituzione di istituti comprensivi nel rispetto dell’organizzazione delle strutture al fine di conseguire risultati in termini di continuità didattica e di qualità dell’offerta formativa proprio come da anni sta facendo la Solimena con il II° Circolo al fine di garantire agli studenti un percorso verticale adeguato alle loro esigenze normative in quanto il bacino di utenza del II° Circolo è la Solimena”.

Proprio per questi motivi venerdì scorso sulla scorta di quanto emerso dall’incontro in Provincia si è riunito il consiglio d’Istituto che ha approvato all’unanimità la decisione di istituire per l’a.s. 2014/2015 un istituto comprensivo che veda l’accorpamento del II°circolo di via Colombo e della scuola media F.Solimena con la denominazione di “Istituto Comprensivo F.Solimena”.

“Tutti i circoli e le scuole medie della provincia si sono accorpate. La Dante Alighieri e il 6°circolo si sono accorpati; La scuola di S.Tommaso si è accorpata con la scuola media nei pressi e la Regina Margherita si è accorpata con la Leonardo da Vinci non vedo perché non debbano essere rispettati gli stessi obiettivi, principi e criteri con la Solimena e il II° Circolo – incalza la dirigente scolastica -A cosa serve un accorpamento tra una scuola secondaria di I°grado pubblica e un convitto che ha una funzione e una storia completamente diversa e che deve essere salvaguardata così come l’identità della nostra scuola. La proposta che noi abbiamo avanzato va nel rispetto del principio che la scuola abbia stabilità nel tempo e continuità didattica salvaguardando l’offerta formativa. Ed è bene premere affinchè la Provincia prenda una decisione nel rispetto della normativa vigente e non una decisione che stava passando sotto silenzio e stava preannunciando uno scempio”.

Man forte anche dall’amministrazione comunale che attraverso l’assessore Vietri “sulla scorta di quanto accaduto terremo presente tutto tenendo conto delle legalità e delle linee guida regionali“.

Intanto la Provincia, a detta dei sindacati intervenuti anch’essi nel dibattito, si è presa una pausa di riflessione per capire meglio la situazione soprattutto in attesa delle nuove disposizioni che verranno date una volta avvenuto il confronto Stato-Regione e scegliere la strada più giusta anche in relazione alla normativa. “E’ inutile accorpare oggi se domani entrambe le realtà possono mantenere la propria autonomia – spiegano i sindacati –  A parte la creazione dell’istituto omnicomprensivo di Lacedonia noi abbiamo già reso noto che non intendiamo fare nessun ridimensionamento in maniera confusa. E’ giusto far sentire la propria voce perché finché non arrivi la determina non si sa mai ma bisogna essere cauti e agire solo una volta che abbiamo i numeri alla mano“.

Dora Della Sala