Il Comitato Utenti Assistenza Socio-sanitaria denuncia “E’ tempo di voltare pagina nella sanità campana”
Il Comitato Utenti Assistenza Socio-sanitaria dichiara quanto segue:
“Prendiamo atto con soddisfazione che, finalmente, anche la presidente della commissione regionale Servizi sociali, Antonia Ruggiero, esponente della maggioranza che sostiene il governo Caldoro, abbia assunto una posizione netta in merito al più vergognoso disservizio che si sia mai registrato nella sanità irpina: la cancellazione dell’assistenza domiciliare per un migliaio di utenti, tra i quali molti malati gravi. Ma è bene ricordare, ancora una volta, che negli ultimi anni sul territorio della provincia di Avellino si è abbattuto un vero e proprio tsunami che ha smantellato e depredato strutture ospedaliere, centri di riabilitazione e servizi di prevenzione e contemporaneamente si costringevano i cittadini a farsi carico di consistenti costi aggiuntivi. Tutto ciò è avvenuto nel mentre in altre aree della Campania continuavano, in questo come in altri settori, gli sprechi e le speculazioni affaristiche di sempre. Le responsabilità politiche e gestionali di oggi e del passato sono sotto gli occhi di tutti, ma prima o poi bisognerà pur approfondire tale argomento.
Adesso occorre voltare radicalmente pagina, ripristinando i servizi sospesi dall’Asl, revocando gli incarichi ai dirigenti che si sono dimostrati incapaci e che hanno agito contro gli interessi della comunità, a cominciare dal direttore generale Sergio Florio, liberando la sanità campana e tutti i servizi essenziali dalla piovra politico-economico-mafiosa che sinora l’ha stritolata, riprogettando il piano ospedaliero regionale, rilanciando i servizi territoriali irpini e archiviando definitivamente la disastrosa logica privatistica che ha provocato soltanto danni ai cittadini.
Ci attenderemmo, in verità, che chi ha avuto responsabilità oggettive per quanto è accaduto – in questi giorni come in questi anni – paghi, anche penalmente.
Non si può consentire, come è avvenuto in Irpinia, che un pubblico servizio essenziale ed, in alcuni casi vitale, venga improvvisamente interrotto. Ci appelliamo, dunque, alla Procura della Repubblica di Avellino per gli accertamenti del caso.
Ribadiamo ancora una volta che il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione italiana.”