Dopo il commento degli ospiti giunge in sala stampa Massimo Rastelli, sorridente sul volto e soddisfatto della gara.

“ Anche oggi questi ragazzi hanno varcato la soglia dei propri limiti – esordisce il trainer – hanno dimostrato quanto ci tenevano a vincere la gara stando attenti anche a non perderla. Ladriere ha dato quella qualità tecnica che ci mancava e si è presentato al meglio viziando l’azione del 2-1. Tutti bravissimi, vittoria meritata. “

Il 2013 è un anno da incorniciare che si conclude con l’abbraccio finale del mister verso i propri giocatori.

“ Al di là delle doti di un allenatore – continua Rastelli – ciò che ci fa vincere sono i calciatori. L’importanza del gruppo è fondamentale ma non bisogna smuovere gli equilibri, tutti devono sentirsi parte integrante del progetto e chiunque arriverà nella finestra di mercato dovrà entrare in punta di piedi e con la massima umiltà. L’abbraccio è stato un gesto di liberazione perché siamo giunti ad un traguardo importante perciò la gioia è lecita. “

L’Avellino è una squadra che ha moltissime energie. Addirittura al 90’ pressa ancora e non concede spazi, merito di una preparazione notevole.

“ Siamo una delle poche squadre che non ha mai mostrato segni di cedimento – esclama il tecnico di Scafati – siamo partiti a razzo e dopo tutti questi mesi non abbiamo mai dovuto affrontare una crisi. Il segreto è nel giusto utilizzo delle energie ed io sono molto attento a questo particolare. “

Capitolo giocatori. Togni ed Abero ancora out, Fabbro ha giocato una decina di minuti per riprendere confidenza col rettangolo verde e Terracciano tornerà tra i pali dopo le feste.

“ Dopo Torino abbiamo deciso che Togni farà una preparazione a parte per evitare altre figuracce– esclama Rastelli –  Abero altrettanto perché è reduce da tre mesi di stop “.

Capitolo 2014. Si conclude un anno ma si pensa già al prossimo perché il campionato è tutt’altro che finito.

“ Augurare qualcosa di meglio del 2013 credo che sia impossibile – conclude il trainer bianco verde – ma prometto che faremo di tutto per restare su questa lunghezza d’onda dando sempre un’occhiata alla quart’ultima. “

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