Avellino Calcio – Arini ( doppietta ) stende il Padova e l’Avellino vola al terzo posto

6b773d60ec14224fa0dd7290e6463f11-29035-1367849162AVELLINO. Il 2013 non si poteva concludere meglio. Avellino terza forza del campionato di serie B a quota 37 punti, intermezzo natalizio allo Juventus Stadium e ¾ di salvezza già in tasca dopo aver disputato solo il girone di andata … cosa chiedere di più? Beh, proprio un bel niente!

Un eccezionale Arini, trascinatore indiscusso del match, con una doppietta regala altri tre punti all’Avelino ma la chiave della gara è stata la mossa Ladriere, il nuovo innesto irpino. Il belga ha avuto un impatto più che positivo sulla gara regalando giocate e numeri di alta scuola. Senza paura e con personalità innesca anche l’azione del raddoppio. Avanti così, il cammino è ancora lungo ma con l’arrivo di Ladriere e la speranza che le promesse di potenziamento della squadra fatte dal patron Taccone non siano da marinaio gli auspici per il 2014 sono più che interessanti e non si limiteranno ad una semplice salvezza.

ANTEPRIMA. Ultima gara prima del giro di boa. Tra le mura del Partenio, l’Avellino ospita il Padova di Bortolo Mutti, reduce da una sconfitta e due pareggi. La formazione bianco-scudata cerca il riscatto mentre i padroni di casa hanno tanta voglia di chiudere il girone d’andata a 37 punti. Quinto incontro tra le due compagini ove l’Avellino ha sempre avuto la meglio, l’ultima volta ( stagione 2004/2005) proprio al Partenio una doppietta di Millesi e la rete dell’attuale mister Rastelli castigarono i veneti. Una sorta di tradizione insomma, e come diceva Totò nella Livella … “ Va sì rispettata “ .

IN CAMPO. Fedele al suo credo il tecnico di Scafati si affida al 3-5-2. D’Angelo squalificato lascia il posto ad Angiulli, Schiavon si scambia con Arini e va in regia mentre davanti solito tandem Castaldo-Galabinov. In opposizione ai Lupi il Padova si presenta in terra irpina con un 4-3-1-2 sostenuto dalle punte Melchiorri-Rocchi. Alle loro spalle, in veste di trequartista, scalpita il gioiellino scuola Juventus Pasquato.

RITMI INCANDESCENTI. Batti e ribatti tra Avellino e Padova che nel primo quarto d’ora si scatenano regalando spettacolo ai 10.000 supporters sugli spalti. Locali subito in vantaggio con Arini (4’) il quale viene servito in area da Pisacane che in percussione sulla sinistra dribbla Santacroce e serve il compagno che a tu per tu con Mazzoni insacca. Vantaggio effimero per i Lupi perché il Padova agguanta il pari con Melchiorri dopo solo 7’ sfruttando un calcio piazzato che Seculin smanaccia in modo goffo, la sfera carambola sui piedi dell’attaccante veneto ed è 1-1.

Al 16’ ci riprova il Padova sull’asse Rocchi-Pasquato,la conclusione è a cura proprio di quest ultimo ma Seculin non si fa sorprendere ed arpiona la sfera. Un giro di lancette, ci prova Galabinov di testa ma la palla vola alta sulla traversa.

EFFETTO LADRIERE. Rastelli nella ripresa mischia le carte, il nuovo acquisto Ladriere rileva Angiulli e Soncin da fiato ad uno spento Galabinov. L’idea è un Avellino a trazione anteriore.

La scelta del trainer bianco verde da i suoi frutti al 68’ ove il protagonista indiscusso è proprio il nuovo acquisto Ladriere. IL belga da centrocampo serve a Castaldo, scattato sul filo del fuorigioco,  una palla d’oro che il bomber pennella al centro per l’inserimento di Arini che di testa batte Colombi, il quale era  subentrato a Mazzoni per infortunio.

ASSALTO FINALE. Mutti non ci sta e mette in campo tutte le forze a sua disposizione. Vantaggiato e Feczesin si aggiungono a Pasquato e Melchiorri ma l’Avellino alza il muro inserendo anche Fabbro per la resistenza finale. Il Padova si rende pericoloso solo  al 43’ con Fezsenic che servito da Modesto prova la zuccata vincente, ma la sfera si perde sul fondo.

E’ l’ultima emozione della gara. L’Avellino batte anche il Padova ed arriva al giro di boa con 37 punti. Solo il Palermo ha violato il fortino casalingo, la Legge del Partenio è tornata a risplendere sul capoluogo irpino e l’obiettivo salvezza dista solo 13 punti. Rastelli aveva ripetuto più volte quanto il 2013 sia stato un anno fantastico … beh, se questo è un sogno non svegliateci!

Michael Mambri