PD Montemiletto, la nota di Zoina sull’assemblea soci Acs

zoinaMontemiletto - “Con l’Assemblea dell’Alto Calore Servizi tenutasi ieri presso la sede dell’Ente, si conclude il disegno del Sindaco Abate della gestione dell’acqua nel comune di Montemiletto”. Così esordisce il segretario del circolo PD di Montemiletto, Ermando Zoina, nella sua nota in merito all’assemblea dei soci Acs.

“In questi anni tra incompatibilità e doppie poltrone fortemente e giustamente denunciate dall’opposizione consiliare del gruppo “Liberamente con Frongillo”, passando per il primo decreto Monti (che ha salvato dallo scioglimento le municipalizzate a cui sono affidati cicli integrati), siamo stati testimoni di scelte che Abate nel suo ruolo di Sindaco del Comune di Montemiletto (azionista unico della Municipalizzata MoSe S.p.A), presidente dell’AcP (alto calore patrimonio) e vicepresidente dell’AcS (alto calore servizi) ha fatto con risultati che oggi non sono del tutto evidenti ai cittadini ma che solo ad immaginarli possono generare non poche preoccupazioni.
Ripercorriamo la vicenda: nell’agosto del 2011 il Comune di Montemiletto cede le azioni dell’ AcS per un valore complessivo di 162.842,00 € che sono state liquidate dall’Ente di corso Europa in tre tranches. Contestualmente l’AcS e il Comune di Montemiletto concludono un accordo fissando il prezzo del servizio di fornitura dell’acqua (non quella consumata quindi) a 0,65 cent di euro a mc. Nel mentre la gestione del servizio idrico di Montemiletto è stata affidata dallo stesso Abate alla municipalizzata MoSe S.p.A che ad oggi risulta ancora la concessionaria. A dicembre del 2013, in poco più di due anni quindi, la Municipalizzata del Comune di Montemiletto è riuscita a incrementare il suo debito nei confronti dell’AcS fino a 0,978 milioni di euro a cui va aggiunta la quota derivante dalla vettorializzazione.

E’ evidente che non c’è stata ne c’è volontà politica, meno che meno morale, di rispettare gli accordi fatti con l’AcS, con gli effetti che ne derivano: lo stato di morosità ha determinato la riduzione da parte dell’AcS della quantità di cessione di acqua (questo con la bella stagione rappresenterà un disagio per i cittadini); il debito consolidato che oggi la MoSe ha con AcS finirà, con il collegato alla finanziaria 2014, nel bilancio del Comune di Montemiletto aggiungendo al danno la beffa dei cittadini che si troveranno a dover pagare il costo del servizio per una seconda volta! Oggi non è possibile immaginare di poter gestire un servizio essenziale come un soggetto privato che vende ciò che non ha e spreca quello che possiede!

Il Circolo del Partito Democratico di Montemiletto si augura che nella prossima Assemblea dei soci dell’AcS si discuta della richiesta del Comune di Montemiletto di acquisizione delle quote societarie per una gestione collettiva dell’acqua bene comune, della proposta di risanamento del debito maturato e di un cambio politico nella gestione del servizio: è un invito rivolto ad Abate di fare qualcosa di giusto e corretto per la sua e nostra comunità, anche se con lui sappiamo di fare un buco nell’acqua!”.