Il Coordinamento No Triv vuole raccogliere 400 firme in ogni Comune irpino

mainfestazione_no_triv (1)Il Coordinamento Irpino No Triv – Beni Comuni – con una nota a firma di Carmine Cogliano <<ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del corteo del 22  a Gesualdo, un grazie a chi è stato presente ed anche a chi ha ritenuto di non esserci. La questione petrolio riguarda tutti nessuno escluso, riguarda i cittadini come la politica, riguarda le istituzioni come il territorio, riguarda i bambini come gli anziani, riguarda la sponda est dell’Irpinia come quella che sta ad ovest, riguarda il suo sud come il suo nord, insomma la questione petrolio investe tutti e nessuno si deve o può considerarsi escluso. Il 22 dicembre abbiamo assistito ad una presa di coscienza generale dell’Irpinia che sotto l’incubo delle trivelle ha deciso in un giusto scatto di orgoglio di dire finalmente “basta” alla colonizzazione delle terre del sud-”nessuno tocchi la nostra terra”. Crediamo, fermamente, che se si resta uniti nella lotta, si potrà vincere la battaglia a difesa del territorio e dei nostri figli, certi che nessuno potrà mai pensare di sventrare la nostra terra per cavarne petrolio. Ora la battaglia va avanti, la regione Campania ed i suoi apparati politici dovranno dare ascolto ai territori ed alla gente che ci vive. Non è più una questione di iter procedurale rispetto al rilascio dei permessi alla COGEID o ad altri qui viene messo in gioco la vita ed il benessere di migliaia e migliaia di persone in carne ed ossa e tutte le decisioni che dovranno essere affrontate saranno direttamente collegate alla “vita”. Il Governo deve cambiare la S.E.N. dando maggiori spazi alle energie rinnovabili tutelando i territori ed i suoi abitanti. Vogliamo una legge nazionale, e lavoreremo per questo obiettivo, che salvaguardi i nostri territori, non per semplice campanilismo, ma perchè risulta essere giusto che vengano rispettate le vite che in essi scorrono. Siamo oltremodo convinti che un lavoro di squadra della politica e delle istituzioni a tutti i livelli potrebbero mettere in moto un meccanismo di auto tutela che altrimenti risulterebbe difficile da praticare>>.
Inoltre dopo il 22 dicembre ci sono stati diversi Sindaci, parlamentari e comitati, insieme ad un esperto Docente universitario, riuniti intorno alla stesura di una legge di iniziativa popolare da portare in parlamento. Aggiunge il Coordinamento: “Bisogna raccogliere 50.000 firme questo significa che su 119 comuni (tanto è l’Irpinia) sono circa 400 firme per comune. Pensiamo fermamente che ce la possiamo fare. Se invadi le montagne stai attento ai lupi! Uniti si può”.