Banda del buco fermata dal CNS di Antonio Romano, il bersaglio era la Banca Intesa

antonio_romano_2Napoli- Sembra essere la buona notizia di questo Natale alle porte. Una volta tanto “i buoni”, arrivano prima ed evitano che un crimine si compia. È la vicenda della sede napoletana di Banca IntesaSanPaolo, in via Marina, sotto la quale, in quel sottosuolo ricco di gallerie e passaggi, la “banda del buco” era pronta, ancora una volta, ad agire. I ladri, sfruttando l’intricato dedalo di vie sotterranee, erano arrivati a pochi metri dal caveau della filiale. Muniti di martelli pneumatici e picconi, erano convinti di poter agire indisturbati, protetti dal buio e dalla lontananza da uffici frequentati. Ma Banca Intesa, a Napoli, è protetta dai sistemi di sicurezza del CNS, il prestigioso gruppo guidato dall’imprenditore Antonio Romano, e le telecamere predisposte alla videosorveglianza, periodicamente, vengono controllate dai manutentori, sempre in linea e in contatto costante con la centrale operativa della stessa Banca. È bastato dunque poco, al tecnico sul luogo insospettito dai rumori inusuali, per lanciare l’allarme. In men che non si dica è stata allertata la questura con una efficace azione di contrasto e i ladri sono stati messi in fuga, dovendo rinunciare all’attacco predatorio e, almeno per questa Banca, è certo che non ci riproveranno.

Con molta probabilità avrebbero colpito tra la notte del 24 e il 25, quando gli uffici sarebbero restati chiusi. In effetti il cunicolo, che portava dalla rete fognaria alla sala del caveau, era praticamente terminato ed i malviventi vi hanno lasciato, insieme al loro sogno di un illecito arricchimento, anche gli “strumenti da lavoro”, recuperati dalla polizia.