Petrolio in Irpinia, il 22 Dicembre a Gesualdo la manifestazione “No Triv”

logoNopetrolioGesualdo - Il 22 dicembre ci ritroveremo tutti e speriamo da questo punto di vista che quel “tutti” non debba essere ricondotto alla presenza dei soliti noti che da anni comunque si battono a difesa del nostro/vostro territorio.

Le trivellazioni petrolifere in Irpinia sono il prologo ad una nuova colonizzazione del meridione d’Italia, una nuova questione meridionale che divampa prepotentemente nel paese. Nessuno può considerarsi al di fuori della tremenda fase negativa che sta attraversando la nostra provincia, nessuno può dire: “ a me non importa, tanto io mi salvo”, qua non si tratta di salvare se stessi o qualche affetto, qui si parla di un’intera provincia che a breve sarà perforata a suon di trivelle alla ricerca dell’oro nero e nessuno è esente dalle ricadute negative consequenziali al rombo delle trivelle.

L’agricoltura, spina dorsale della nostra verde irpinia, sarà costretta a capitolare di fronte alle fiammelle accese dei pozzi petroliferi. Le nostre eccellenze produttive saranno distrutte dalla dissipazione di un ecosistema che tiene in piedi, in Irpinia, un equilibrio, di per se essenziale, per il perdurare di tali produzioni. Un bacino imbrifero, il nostro, il più grande del meridione d’Italia che da acqua a 4 regioni sarà irrimediabilmente compromesso dall’avanzare delle compagnie petrolifere.

La nostra già fragile economia sarà ulteriormente pregiudicata dalla devastazione del territorio che consegue al petrolio, allora addio sogni di gloria, vini pregiati DOCG, DOC, olio di ravece DOP, castagne di Montella IGP, nocciole, mele e tutte le colture dei nostri campi diverranno invendibili così come gia accaduto in Basilicata. La stessa salute dei nostri figli e di tutti noi sarà per sempre compromessa dal dilagare di malattie tumorali e respiratorie causa ed effetto degli agenti chimici usati nelle perforazioni petrolifere.

Noi crediamo che nessuno di noi, irpini, voglia, in nome del dio petrolio, questo scempio ambientale che sta per arrivare. Allora cosa fare?

Oggi siamo ancora in tempo a debellare la strategia del “profitto” delle lobbies del petrolio e questo lo possiamo fare solo se restiamo uniti nella lotta e nella giusta “resistenza” che ci aspetta. Ecco perché domenica prossima, 22 dicembre, a Gesualdo bisogna esserci e bisogna manifestare il nostro/vostro dissenso, la nostra e la vostra rabbia rispetto ad una devastazione del territorio di per se già annunciata, memori di quanto sta accadendo in Basilicata.

Pertanto facciamo appello a tutti/e i/le cittadini/e Irpini, alle forze politiche e sindacali ed a tutte le realtà associative e di movimento sparse sul territorio campano ad essere presenti in piazza a Gesualdo.

Domenica possiamo dimostrare ai colonizzatori del petrolio che niente e nessuno può decidere in nostra vece di saccheggiare l’Irpinia, però bisogna crederci, e certi di “voler bene alla nostra terra” bisogna alzare le barricate per difendere l’esistente nella certezza di un futuro basato sulla nostra/vostra autodeterminazione e non basato sul “profitto” dei petrolieri. Infine siamo certi che la nostra gente, in un sussulto di orgoglio legittimo, sappia dire in un coro fatto di migliaia di persone un secco NO al petrolio ribadendo tutti la nostra/vostra volontà a voler vivere. Insieme si può.

 

 

 

N.B. Apprezziamo l’adesione del PD di SEL e del NCD nonché quella del PRC e del PDCI al corteo contro le trivellazioni petrolifere che si terrà domenica 22 dicembre a Gesualdo ma nel contempo stigmatizziamo il silenzio degli altri partiti e associazioni sindacali. Ai partiti che hanno aderito al corteo ricordiamo che la battaglia a sostegno del territorio inizia dal 22 e non si conclude in quella data. La politica deve lavorare all’unisono alla soluzione del problema petrolio mettendo in campo, ognuno per la propria parte, capacità e strategie comuni altrimenti una semplice adesione sarebbe fine a se stessa.