Personaggi negativi dell’anno – Il sondaggio Cisl: Letta, Caldoro, Florio e Foti sul podio

letta caldoro florio fotiAvellino – E’ risaputo che ogni fine anno si fanno i conti con i 12 mesi appena trascorsi e si fa una sorta di classifica delle cose che positive ma soprattutto delle cose negative accadute nei 365 giorni che stanno per volgere al termine e se c’è chi vota il personaggio dell’anno che si è distinto dalla massa per eccellenze, anche la Cisl irpina ha voluto decretare il suo personaggio dell’anno ma l’ha voluto fare in maniera diversa votando il personaggio negativo del 2013.

“Un sondaggio fatto tra iscritti al sindacato e non al fine di raccogliere i pensieri dei cittadini e far riflettere un pò di più le istituzioni su quanto stanno facendo in questi ultimi tempi -ha spiegato il segretario della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna -Non c’è nessuna graduatoria, tutti hanno “vinto” a pari merito“.

Dato significativo l’assenza dei politici: “I cittadini non sono interessati più nè ai partiti, tantomeno alla politica“.

Vincono il titolo di personaggi negativi dell’anno:

A livello nazionale Enrico Letta denominato dai cittadini il presidente del governo del fare chiacchiere

Seguono a livello regionale e locale il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il presidente delle promesse non mantenute e il “sindaco incompreso” Paolo Foti “perchè – evidenzia Melchionna – non si è ancora reso conto che la campagna elettorale è finita e che in sei mesi non ha prodotto nessun risultato di quanto promesso in campagna elettorale”.

Premio speciale al direttore dell’Asl, Sergio Florio. A lui, il premio alla coerenza per la negatività: “ha fatto di tutto – denuncia il segretario Cisl – per maltrattare i cittadini irpini“.

Ovviamente alla lista nera non poteva mancare la lista dei personaggi positivi dell’anno primo tra tutti il Pontefice, Papa Francesco e i lavoratori: “gli unici che meritano un riconoscimento: pensionati, donne, giovani disoccupati. Ma chi merita di più – conclude Melchionna -  sono i forestali che hanno dimostrato dignità nell’attesa, dopo 2 anni, dei loro stipendi; gli operai dell’ex isochimica anch’essi in attesa del riconoscimento del prepensionamento; i lavoratori del settore sanità, degli ospedali che pur di garantire il diritto alla salute ai cittadini sono costretti a fare turni massacranti. E’ a persone come loro che va il nostro riconoscimento“.