Consiglio Comunale (Av) – Nuovi assessori o nuovo commissariamento?
Avellino - Non è facile per un sindaco gestire una città, soprattutto quando ci sono 19 debiti fuori bilancio da discutere in Consiglio Comunale. Molti cittadini continuano a sperare in Paolo Foti, il sindaco, ma pur sempre un uomo. Sicuramente sono ore di sofferenza per Foti se oggi è arrivato a dire di essere pronto a dimettersi. Ma quale futuro per la Città? Tornerà un nuovo Commissario Prefettizio? Di qualunque colore politico sia un Amministratore Comunale in questi tempi di crisi deve resistere. Maggioranza, Opposizione, Giunta di qualsiasi comune italiano non possono abbandonare i cittadini in preda, spesso, alla disoccupazione. Che ne sarebbero dei tanti progetti in cantiere per Avellino? Tanto per fare un esempio di attualità, il Forum dei Giovani non potrebbe partire se Foti si dimettesse perché per regolamento il sindaco è rappresentante legale del Forum. Rinascerà questa Città come il Cartellone degli appuntamenti di Natale 2013 fa ben sperare o si tornerà in una situazione di stallo?
Forse è bene rileggere le riflessioni che il neo cittadino onorario Masullo ha fatto in città sulla difficile condizione che sta vivendo il nostro Paese: “comprendo questi momenti di inquietudine, di stanchezza, di sofferenza, perché tutte le sofferenze quando sono sopportate troppo a lungo diventano poi insofferenze. Credo che questo sia un momento nel quale, per la sua drammaticità, si misura anche la capacità che il nostro popolo preso nel suo insieme – dal governo alle singole persone – ha di costruire modi, mezzi, per affrontare situazioni di questo tipo. Io per mio carattere non sono né ottimista, né pessimista. Sono realista. E da realista riconosco che abbiamo ancora molte forze che non sono state manifestate ed espresse. Questa forse è anche responsabilità della nostra politica, della nostra vita civile. Credo però che sono proprio i momenti più difficili in cui si manifesta la forza nascosta, così delle persone come dei popoli”.
Comunque la cronaca di questa giornata politica è la seguente. Prima del consiglio comunale, si sono presentati i neo assessori Guido D’Avanzo (Patrimonio e società partecipate) e Annarita Marchitiello (Risorse umane, trasparenza, innovazione e affari legali). D’Avanzo, riferendosi a Foti, ha commentato che “nel momento in cui ha accettato la carica di primo cittadino ha preso il bene e il male della precedente amministrazione”. Marchitiello invece ritiene che la prima cosa da fare sia riguardare la situazione dell’organizzazione del personale e verificare anche la situazione del contenzioso. Infatti ha affermato: “Il problema del personale va affrontato anche alla luce delle nuove tecnologie perché nonostante l’apparente informatizzazione ancora credo che ci siano dei problemi di incomunicabilità tra i vari settori del Comune che non velocizza i processi, non elimina perdite di tempo e non offre ai cittadini un servizio che garantisca efficienza”.
Foti, invece, nel suo intervento ha detto: “Noto assenze ingiustificate e inquietanti tra i banchi della maggioranza. Assenze preoccupanti come quella del Presidente del Consiglio. Per questo ho deciso di prendermi una pausa di riflessione e nei prossimi giorni riferirò in merito alle mie scelte. Sono stato eletto dai cittadini ed è a loro e a questo Consiglio che devo rispondere. Non sono avvezzo ai negoziati. Sono e resto un uomo libero. La mia carica da questo momento è a disposizione del Consiglio”.
Il presidente del consiglio comunale, Livio Petitto non ha fatto mancare la sua replica e, in una nota, ha espresso sconcerto per le dichiarazioni fatte dal sindaco:“Penso che l’unico obiettivo comune debba essere quello di affrontare e risolvere gli innumerevoli problemi della nostra città. Sfido chiunque a dire che sono state avanzate richieste di collocazioni da parte dei consiglieri assenti alla seduta, pertanto, non posso accettare che il primo cittadino parli di pause di riflessione lasciando intendere di essere stato tirato per la giacchetta da qualcuno. Avevamo richiesto legittimamente, dopo aver evidenziato alcuni rallentamenti in taluni settori rispetto al programma elettorale in questo scorcio di mandato, una verifica amministrativa in modo da correggere la rotta con un ritrovato spirito collaborativo e cercare insieme di incidere nella risoluzione dei problemi e rilanciare l’azione amministrativa. Personalmente come Presidente del Consiglio Comunale non ho mai fatto mai mancare l’imparzialità all’interno dell’aula consiliare e l’ho dimostrato anche nella seduta in questione comunicandolo preventivamente al Vice Presidente Lino Pericolo così come previsto dal regolamento, però è ancora inquietante che il Presidente del Consiglio venga a conoscenza dell’accettazione alla nomina di Assessore dell’amico Guido D’Avanzo grazie agli uscieri comunali poche ore prima del consiglio comunale e non dal Sindaco con un atto ufficiale”.