Ariano Irpino – Cittadini stritolati dalla gestione commissariale, lo sfogo dei residenti

alessandro ciasulloAriano Irpino - La quinta tappa della campagna d’ascolto “La Città che Vogliamo” si è svolta a San Liberatore, all’interno dei locali dell’associazione sportiva “Terzo Millennio” dove il presidente Pino Masuccio ha chiamato a raccolta tutti quelli che fossero interessati a conoscere Ciasullo e a esporgli perplessità e problemi.

«Il nostro è un “magnifico azzardo”: abbiamo scelto direttamente e con largo anticipo un gruppo di giovani che mi onoro di capitanare come candidato sindaco, un gruppo sintonizzato con i tempi, capace di rompere gli schemi di una classe dirigente che ha sicuramente dato tanto ma che è incorsa anche in errori. Questo è un momento delicatissimo, dove si chiede la “rottura”, una reinterpretazione del sistema politico. Perciò con “scienza e coscienza” abbiamo avuto coraggio di scendere in campo con un gruppo che è stato completamente assente dal perimetro amministrativo degli ultimi anni e, nel bene e nel male, non gli si può imputare alcuna negligenza del passato. Noi come Popolari chiediamo un atto di fiducia per una squadra rinnovata perché il nostro obiettivo è regalare alla città una classe dirigente maggiormente legata all’emergenza e alle complessità attuali». Con queste parole il gruppo dei Popolari e il suo candidato sindaco, Alessandro Ciasullo, si sono presentati alla platea più che numerosa e vivace di San Liberatore. Continua Alessandro Ciasullo: «Siamo nel pieno del vigore, abbiamo le condizioni e le doti per essere interpreti eccellenti e protagonisti del futuro prossimo della nostra città».

Dal dibattito, che ne è seguito, è emerso un gran senso di sfiducia nella macchina operativa comunale, “lenta” nel recepire le istanze dei cittadini; si è mostrata anche rabbia per la perdita di alcuni servizi, dal Tribunale ad altri settori come la Comunità Montana, e per di più è stato palesato il disappunto per una gestione commissariale che “stritola le famiglie già vessate dalla recessione”.

Su questo ultimo punto, Ciasullo si è espresso chiaramente: «Il Commissario Prefettizio è un tecnico cui non importa se dietro i numeri ci sono delle persone, il suo compito è fare bene le addizioni. Darei piuttosto le “dovute responsabilità” a chi ci ha esposti a una gestione tecnocratica. Per quel che ci riguarda ci poniamo nei suoi confronti con la massima apertura e le abbiamo chiesto in più occasioni di essere ascoltati. Lei a breve andrà a lavorare altrove, saremo noi a vivere Ariano e a restituirle il ruolo di guida che merita. Rimaniamo in attesa di poterle esporre esplicitamente le difficoltà del paese ed anche le opportunità offerte dalla Regione Campania».