Il Si.P.Pe non firma l’accordo dell’Amministrazione del carcere di Bellizzi

resizeAvellino – La  scrivente O.S. Sippe aderente alla Cgil, in data 10 dicembre 2013 è stata convocata dalla Direzione della C.C. Bellizzi Irpino (AV) per procedere all’esame delle costituzione di una nuova Unità Operativa, varie ed eventuali.

Questa organizzazione sindacale ritiene necessario prima di entrare nel merito della questione della Direzione della Casa Circondariale di Bellizzi Irpino, ha ribadito con forza l’attuale situazione venutasi a creare con lo status dell’Istituto in questione, dopo i fatti accaduti e la reale situazione della Direttrice Cristina Mallardo in merito alla sua lontananza dall’Istituto di Avellino in quanto la stessa trovasi in stato di assenza prolungata giustificata.

A parere della scrivente O.S. Sippe, questo tipo di convocazione non consente preliminari analisi sulle tematiche da esaminare non consentendo di intervenire con cognizione di causa sulle questioni oggetto da trattare, se prima la stessa Amministrazione non adegua i posti di servizio e l’Istituto in base alle norme dalla rispettiva 626/94 e D.Lgs. 81, non è accettabile che l’Amministrazione si adegua ad delle sentenze e non si adegua a delle norme sancite dallo Stato in merito a ciò detto.

Riguardo l’oggetto della convocazione, questa organizzazione, in considerazione delle generiche e insufficienti argomentazioni prodotte dalla Direzione in ordine all’attuale organizzazione del lavoro, ritiene che rientrino in un contesto più ampio che deve essere necessariamente definito da una verifica generale e complessiva dell’organizzazione del lavoro.

Inoltre è necessario rivalutare tali posti di servizio alla luce dell’operatività e dell’organizzazione dell’unità operativa di appartenenza che dovrebbe essere denominata  Settore Vigilanza Interna e non “ Sicurezza interna”, dell’unità operative, che restano nella realtà di Avellino mera espressione virtuale.

In riferimento all’istituzione della U.O. si rende necessario in via preliminare soffermarsi sulla nuova concezione del servizio della nuova tipologia di Sorveglianza Interna – relativa, alle recentissime direttive emanate dallo stesso Dipartimento (D.A.P.) a seguito dei contenuti delle sentenze della Corte di Strasburgo (vedi Sentenza Torreggiani).

Pertanto la Sala Regia dovrà necessariamente assumere un ruolo strategico nel cambiamento operativo ed in particolare sui servizi di coordinamento che fanno capo alla Sorveglianza Generale ed al Comandante di Reparto.

Allo stato attuale la Sala Regia, come  risulterebbe  essere in difetto di efficienza e viene affidata ad un solo operatore che gestisce contemporaneamente anche il servizio centralino della Direzione e dei detenuti. Si auspica da parte della scrivente che si apportino le necessarie correzioni organizzative ed operative che consentano di trasformare la Sala Regia in una vera e propria autonoma “Sala Operativa”.

Per quanto rappresentato la scrivente O.S. ribadisce la necessità di una verifica globale dell’organizzazione del lavoro della Casa Circondariale di Bellizzi Irpino  fondata sulla reale istituzione delle Unità Operative funzionali con un decentramento del servizio.

Concludendo non è possibile discutere dell’organizzazione di due complessi funzionali quali  il padiglione di ultima costituzione senza rivedere l’intera organizzazione della unità operativa a cui essi appartengono.

Detto ciò restiamo in attesa in tempi brevi della verifica dell’organizzazione del lavoro complessivo della Casa Circondariale di Bellizzi Irpino (AV).