Abolizione province – Cgia: Sono capro espiatorio. Cirielli: “Legge dannosa e incostituzionale”

PROVINCIA DI AVELLINO

“L’abolizione a tutti i costi delle Province significa voler creare un capro espiatorio rispetto ad una cattiva gestione della cosa pubblica”: così Giuseppe Bortolussi, responsabile ufficio studi Cgia di Mestre. “Il risparmio sarebbe di 500 milioni su 12/13 miliardi di euro, poco. Non mi sembra che le Province siano il centro di spreco in Italia. Sono ben altri”. Il presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani: “I veri sprechi sono nelle Regioni e nei Ministeri”.

«La proposta del governo sugli enti locali rappresenta un grave vulnus costituzionale, non entra nel merito concreto della riorganizzazione dell’apparato burocratico dello Stato, non disciplina competenze e funzioni degli enti locali». È quanto ha dichiarato oggi alla Camera Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e membro dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, durante la discussione in Aula sul disegno di legge sulle Città metropolitane, le Province, le unioni e fusioni di Comuni.

«In realtà - ha proseguito Cirielli - non si abrogano le Province, perché si lascia in capo a “enti di area vasta”, depotenziati e senza finanziamenti, responsabilità importantissime sulle scuole superiori, sulla manutenzione delle strade, sul trasporto pubblico. Già oggi le Province, per colpa dei governi Monti e Letta, non sono in grado di badare alla sicurezza dei giovani nelle scuole superiori, la manutenzione viene abbandonata, non si riesce a garantire perfino il riscaldamento in tante scuole, le strade provinciali sono in stato di abbandono, i trasporti pubblici locali sono al collasso».

«Fratelli d’Italia – ha aggiunto - condivide la proposta della Società Geografica Italiana, che abroga le Regioni e le Province e mette in piedi 36 enti intermedi con funzioni sociali, economiche, orografiche e ambientali, nel rispetto dell’identità e della storia del nostro territorio».

«Questo governo - ha concluso Cirielli - sta rischiando l’ennesima figuraccia, come è già accaduto al governo Monti quando per decreto legge aveva svuotato di competenze le Province, perché la Corte Costituzionale sicuramente falcidierà questo decreto».