Pdci su servizi sociali e sanità: “il fallimento di Regione ed Asl. Intervenga il prefetto Guidato”

comunisti italianiAvellino - E’ ormai sotto gli occhi di tutti il fallimento delle politiche regionali della giunta Caldoro, soprattutto sul versante dei servizi essenziali al cittadino. Dopo il caso scoppiato con il mancato finanziamento delle misure sociali dei Piani di zona della provincia di Avellino, che ancora non ha visto una soluzione, verifichiamo l’azzeramento dell’assistenza sanitaria. Sotto attacco finiscono i pazienti che necessitano di cure ed i lavoratori che operano in questi settori. Tutto accade come se ciò fosse normale. L’esecutivo di centrodestra è stato in grado di riuscire nell’impossibile: battere i record negativi di un settore ampiamente disastrato in Campania, quello della sanità. Anche quest’anno, infatti, la Regione si appresta a ricevere dal Ministero della Salute la maglia nera per la propria inefficienza, non essendo riuscita a raggiungere gli obiettivi minimi, posizionandosi all’ultimo posto nella classifica italiana.

L’Irpinia, che pure negli anni passati aveva gestito in maniera piuttosto oculata le risorse assegnate, è stata ampiamente penalizzata prima con un piano ospedaliero, che ha smantellato e declassato le strutture territoriali, poi con l’irresponsabile ed inadeguata gestione del direttore generale dell’Asl, Sergio Florio, che si è dimostrato incapace di svolgere il proprio ruolo. Come testimonia la cronaca di questi giorni, nemmeno l’assistenza domiciliare ed ospedaliera per i malati in gravi condizioni è stata garantita. E’ questa la tanto propagandata managerialità aziendalistica? Florio non ha saputo programmare le esigenze finanziarie dell’Asl, pur in presenza di risorse. Il direttore generale si è comportato come un dominus, ritenendo di poter rispedire indietro alla Regione risorse non sue, ma del territorio, che erano fondamentali per il sistema sanitario locale.

Le conseguenze sono state la chiusura progressiva di diverse strutture di servizio, l’abbandono al proprio destino degli utenti, l’accollamento degli oneri sui bilanci familiari dei cittadini ed un generale abbassamento della qualità della vita. Adesso, Florio farebbe bene a trarne le dovute conseguenze. La federazione provinciale del Pdci, quindi, sollecita l’intervento del prefetto di Avellino, Umberto Guidato, per giungere all’immediato ripristino di un servizio pubblico, quello dell’assistenza domiciliare, improvvisamente interrotto, negando di fatto l’esercizio del diritto alla salute dei cittadini.

Questa drammatica situazione, però, non è soltanto l’effetto di incompetenze personali, ma è il frutto amaro di una concezione sociale e politica privatistica e proprietaria della destra, che non presta attenzione ai diritti sociali e al bene comune. Dobbiamo rilevare, purtroppo, che spesso anche nel centrosinistra vi sono stati cedimenti e silenzi rispetto a tale perversa e vergognosa logica.