Sospensione Adi dell’Asl, Insorgenza Civile: “Si uccidono vite umane”

insorgenza civile 1Avellino – “La sospensione dell’Assistenza domiciliare integrata da parte dell’Asl Avellino prova tutta la consistenza politica della rappresentanza irpina in Regione Campania”. Usa l’ironia la segreteria provinciale irpina di Insorgeza Civile intervenendo sulla sospensione dell’Adi da parte dell’Asl di Avellino.

“Qualcuno ha il dovere di spiegare ai circa 1500 cittadini irpini bisognosi dell’Adi – privati dei servizi per l’esaurimento del budget  2013 – come si possa conciliare con le performance virtuose di avanzo amministrativo, realizzate, in questi anni, dalla gestione manageriale dell’ingegnere Sergio Florio. Avanzo di gestione – aggiunge il movimento meridionalista – quantificato in decine di milioni di euro e impiegato per colmare il disavanzo di gestione delle strutture sanitarie partenopee. Un’incongruenza figlia di una logica ragionieristica che, questa volta, non uccide il territorio, ma vite umane”.

“In Irpinia si continua a calpestare il diritto alla salute dei cittadini bisognosi, mentre i partiti perseverano nel qualunquismo o al massimo in un assordante silenzio, perché per loro la discussione più interessante è concentrata intorno alla residenza, Terra di Lavoro o Irpinia, del neo Commissario dell’Iacp Avellino.  Insomma, questa è la ragione vera per cui insorgere è giusto!”, conclude il movimento di Insorgenza Civile.