Avellino Calcio – D’Angelo e Castaldo stendono il Frosinone, il 9 Gennaio si va allo Juventus Stadium

castaldoAVELLINO. “ Tutti a Torino, andiamo tutti a Torino “ – esplode la gioia dei tifosi sugli spalti che stanno vivendo uno dei m omenti più belli della storia del calcio avellinese ( decennio di serie A a parte ). Uno scenario di serie B fantastico che vede i Lupi albergare al quarto posto in classifica ed ora come ciliegina sulla torta la conquista degli ottavi di finale di Coppa Italia che vedrà la modesta Avellino fronteggiarsi niente poco di meno che l’invincibile Juventus che da tre anni a questa parte domina la scena della massima serie. Non c’è più tempo per pensare, ora bisogna solo aspettare il 9 Gennaio, chiudere le valigie e tingere di bianco verde lo Juventus Stadium. Un evento da raccontare ai nipotini, una partita che pur se non varrà chissà che resterà nei cuori delle persone per molto tempo, un’emozione che non potrà essere raccontata o descritta… un’emozione che va vissuta!

LA GARA. Effetto Juventus. Possiamo definirla così quest’atmosfera elettrizzante che si respira al Partenio in questa serata fredda, anzi freddissima… scenario degno di veri Lupi.

Vincere oggi significherebbe affrontare i Campioni d’Italia nel prossimo turno di Coppa e ciò fa gola sia  alla troupe di Rastelli che agli ospiti, i quali sono giunti al Partenio con forte determinazione e venderanno cara la pelle.“ Faremo di tutto per battere il Frosinone e passare il turno “ – queste le parole del tecnico di Scafati alla vigilia – il quale fiducioso del suo arsenale ridisegna il classico 3-5-2 con qualche variazione rispetto all’ultima gara. Arini lascia il posto in regia a Togni, Pape Dia rileva Millesi sulla sinistra ed il Cobra Soncin fa spalla a bomber Galabinov.

In opposizione ai Lupi,  mister Stellone giunge tra le mura del Lombardi con forte ambizione, scaturita dai risultati positivi ottenuti nei turni precedenti ( Cagliari e Modena ) e senza paura schiera un 4-3-1-2 offensivo sostenuto  dalle punte Ciofani e Curiale, i quali alle spalle saranno amministrati dalle trame del talentuoso trequartista Cesaretti.

PRIME FASI DI STUDIO. Avvio blando e confusionario dei padroni di casa che sembrano avere il freno a mano tirato. Il Frosinone mangia la foglia e senza paura attacca a testa bassa rendendosi pericoloso ben due volte dalle parti di Seculin.  Cesarelli grazia l’estremo difensore irpino al 7’ piazzando un diagonale troppo angolato che si infrange sul fondo e Ciofani pochi minuti dopo  riscalda le mani del numero 1 dell’Avellino con un tiro rasoterra.

IL RUGGITO DEL LUPO. Il vagare nella selva oscura si interrompe dopo un quarto d’ora perché l’Avellino ritrova la luce cambiando modulo  e passando al  4-3-1-2 con Pape Dia che va a fare il trequartista per dare sostegno alle punte. Inizia un’altra partita ed al 21’ i padroni di casa  conquistano il vantaggio  grazie ad un’ottima progressione di Zappacosta che giunto al limite dell’area lascia partire un bolide, il quale viene intercettato da D’Angelo che si libera con mestiere dalla marcatura, si allarga sulla destra e piazza in rete un diagonale imparabile per Zappino.

OCCHIO ALLO SPRECO. La rete galvanizza i padroni di casa che un giro di lancette dopo si rendono pericolosissimi con Galabinov che viene pescato dall’eccezionale contropiede di Soncin, scaturito da una punizione ospite respinta. L’ex-Ascoli consegna la sfera al bulgaro che a porta vuota conclude troppo frettolosamente scaricando fuori un gol già fatto.

E’ solo Avellino! Dopo Galabinov ci prova Soncin innescato proprio da una sponda del numero 16 biancoverde, ma anche il Cobra ha dei problemi di mira stasera e nonostante il portiere sia in ritardo sul primo palo la sua conclusione è scoordinata e si infrange sui tabelloni pubblicitari.

Il Frosinone scompare dal terreno di gioco, Bittante e Zappacosta sfondano sulle fasce regalando spettacolo ai 4000 sostenitori giunti al Partenio ma la rete del raddoppio non arriva nonostante l’Avellino continui a provarci. Da segnalare il missile dalla distanza di Schiavon ( 31’ ) ed il diagonale di Galabinov  ( 36’ ), ambedue le conclusioni si perdono sul fondo.

STESSO COPIONE. Nella ripresa l’atteggiamento dei Lupi non cambia. Deciso a chiudere la gara Rastelli cala l’artiglieria pesante sostituendo Soncin e Pape Dia per dare spazio a Castaldo e Millesi. Il risultato però non è quello sperato, le occasioni ci sono ma l’Avellino non riesce a finalizzare.

Dai e dai che il gol arriva;  ed infatti dopo tanto penare l’Avellino trova il raddoppio al 37’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Schiavon.  Pennellata perfetta dell’ex-Cittadella che pesca Arini, il quale liberissimo, tira a botta sicura impegnando Zappino che non trattiene , sula respinta c’è in agguato Castaldo che non sbaglia il tap-in. 2-0 e partita in cassaforte.

FOLLIA SECULIN. Sembra fatta per i Lupi  ma al 90’ una grande indecisione di Seculin fa rientrare in partita gli ospiti. Il portiere bianco verde per guadagnare secondi trattiene troppo la palla che gli viene strappata da Curiale al limite dell’area. L’attaccante ospite tira in porta senza guardare colpendo il palo ma sulla respinta si avventa Ciofani che insacca la rete del 2-1. Inutile l’assalto finale del Frosinone, finisce così…lo Juventus Stadium ospiterà l’Avellino il 9 Gennaio!

Michael Mambri