Volturara – Redatto il documento sulla crisi della castanicoltura

castagnetiVolturara – Sostegno finanziario all’agricoltura da attingere dai Fondi europei, rimodulazione della legge 42/82 per contributi economici agli agricoltori e un appello al mondo della ricerca per individuare strumenti e metodologie più incisive per la lotta al cinipe: sono alcuni dei punti condivisi dai sindaci irpini, riuniti ieri in assemblea nel Palazzo comunale di Volturara Irpina, su iniziativa del primo cittadino Marino Sarno, nell’ambito del documento sulla crisi della castanicoltura da portare all’approvazione dei rispettivi consigli comunali, prima di inoltrarla a tutte le istituzioni e autorità competenti, a livello regionale e nazionale.

Nel corso dell’affollata assemblea, che si è protratta per circa 4 ore, alla presenza di numerosi esponenti dei centri della provincia di Avellino, quali, tra gli altri, Serino, Chiusano S. Domenico, Salza Irpina, Sorbo Serpico, Castelvetere sul Calore, S. Potito Ultra, Solofra e Bagnoli Irpino, sono stati analizzati i diversi aspetti della grave crisi che quest’anno ha azzerato il raccolto delle castagne, prodotto irpino per eccellenza, con gravi ripercussioni su 15mila aziende e ditte individuali.

Dopo un ampio confronto, sono stati elaborati i punti qualificanti del documento, che adesso passa all’approvazione di tutti i Consigli comunali della provincia di Avellino, l’urgenza di un sostegno economico diretto all’agricoltura da attingere attraverso i fondi europei; l’individuazione e il conteggio economico dei danni diretti e indiretti al comparto, per la quantificazione di una forma di ristoro e sostegno economico, così come avviene in Italia nelle aree di crisi industriale; attivare fondi anche dalla Protezione civile per sostenere la pulizia di castagneti incolto, evitando in tal modo l’aggravio di spese a carico dello Stato che potrebbero derivare dal dissesto idrogeologico, un impulso al mondo scientifico, universitario e della ricerca, per individuare strumenti e modalità più incisive nella lotta al cinipide; infine la rimodulazione della legge 42/82, per estendere i contributi finanziari anche ai proprietari dei fondi castanicoli, e non solo alle imprese.