Sanità, l’appello di Gallicchio (PD)”Tutti i sindaci dell’Asl di Avellino partecipino alla prossima conferenza»

gallicchioBisaccia - «La Conferenza dei Sindaci dell’Asl di Avellino, secondo l’impegno preso nell’ultima seduta, si svolgerà mercoledì presso il municipio di Avellino, presumo in mattinata, e deve prevedere la partecipazione del Direttore Generale dell’Asl, Sergio Florio e dei rappresentanti del sindacato irpino.

Rispetto a tutto ciò, credo sia opportuno che tutti i primi cittadini della provincia non facciano mancare la propria presenza anche delegando propri consiglieri o assessori a prescindere dall’essere o meno invitati. Quindi il mio appello è rivolto soprattutto ai sindaci che se accolto rappresenterebbe un segnale di attenzione sia per coloro i quali vivono difficoltà per le decisioni dell’Asl di Avellino ma anche per dare un segnale di grande unità verso una emergenza, quella sanitaria, che in Irpinia presenta elementi di difficoltà e che ha bisogno di una costante attenzione per ottenere risposte che non possono più attendere». Pasquale Gallicchio segretario del Partito democratico di Bisaccia e consigliere comunale non abbassa la guardia a difesa della sanità irpina e continua senza sosta la battaglia a difesa del diritto alla salute in provincia di Avellino.

«Intanto – afferma Gallicchio – questo modo di gestire la sanità ha bisogno di una attenzione particolare della politica, spesso chiamata in causa da Florio. Così, il presidente della Regione Campania non può limitarsi a dire di non aprire guerre tra Azienda Sanitaria Locale e istituzioni. Devi dirci che fine hanno fatto quelle risorse risparmiate e che sono state trasferite a Napoli nel giro di due anni che ammontano a ben 54 milioni di euro. Spetta a Caldoro con un atto ufficiale dire a Florio che queste cifre vanno utilizzate per migliorare l’offerta e i servizi nel nostro territorio». Il rappresentante del Partito democratico va oltre e conferma la necessità di avviare un comportamento istituzionale diverso rispetto al passato. «Per avviare questo tipo di “rivoluzione territoriale” c’è la necessità di gestire
la sanità nel contesto di una zona vasta che metta insieme Benevento e Avellino. Unire gli sforzi per affrontare con più compattezza questo onnipresente duello che c’è con Napoli e per il quale noi continuiamo a soccombere. In questo ha ragione Florio».