Parcheggio interrato P.za Libertà – La nota del M5S

movimento5stelleAvellino – Tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 il Movimento 5 Stelle di Avellino ha seguito con estrema attenzione le vicende inerenti il parcheggio interrato in Piazza Libertà .

“Dall’esame della documentazione pubblicata in allegato al bando di gara dell’ottobre 2012 erano infatti emerse una serie di criticità ed incongruenze che il Movimento 5 Stelle provvedeva ad evidenziare e segnalare tempestivamente in primo luogo al Comune, poi agli organi di informazione ed infine alla Procura di Avellino. Nelle ultime settimane – si legge dalla nota - si è tornato a parlare del parcheggio interrato a seguito di diversi episodi verificatisi in rapida successione : il dibattito tra il consigliere Festa ed il sindaco Foti; le vicende del concorso di progettazione per la sistemazione della piazza , di recente ritornate alla ribalta a seguito delle attività promozionali ed espositive che il Comune di Avellino ha avviato; numerosi articoli di cronaca e di approfondimento comparsi sulle testate locali”.

“Questi recenti episodi – continua la nota – non solo hanno riacceso i riflettori sulle problematiche riguardanti i progetti del parcheggio interrato e di sistemazione della piazza, ma hanno anche introdotto alcuni elementi di novità che meritano una attenta analisi e ogni necessario approfondimento. Si tratta in sostanza di una serie di reazioni a catena che lo stop alla realizzazione del parcheggio interrato provocherebbe”.

In primo luogo, la mancata realizzazione del parcheggio – spiega il movimento – provocherebbe inevitabilmente delle conseguenze sul progetto di sistemazione della piazza risultato vincitore del concorso appositamente bandito. Tale progetto, infatti, è stato sviluppato tenendo conto di una serie di vincoli e paletti derivanti dalla presenza di un parcheggio interrato multipiano sottostante alla piazza. La mancata realizzazione del parcheggio farebbe quindi scomparire tali limitazioni e potrebbe potenzialmente modificare l’impostazione di base del progetto di sistemazione della piazza.
In secondo luogo, si sente molto discutere della eventualità di dover riconoscere dei risarcimenti economici al soggetto promotore risultato aggiudicatario del project financing nell’eventualità di una mancata realizzazione dell’opera stessa.

Preso atto di quanto sopra richiamato, alla luce dei nuovi fatti occorsi il Movimento 5 Stelle Avellino – prosegue - si sente nuovamente chiamato a intervenire sulle questioni che a suo tempo ha tanto attentamente studiato.
In primo luogo, con una punta di amarezza constatiamo come oggi il Movimento 5 Stelle si trovi a ribadire nuovamente tutto quanto già a suo tempo segnalato nelle comunicazioni trasmesse al comune a partire dal novembre 2012. Quasi come novella Cassandra , nelle citate comunicazioni le due questioni sopra dette venivano puntualmente individuate e segnalate dal Movimento 5 Stelle già prima del 20 dicembre 2012, data di scadenza del bando per il project financing e quindi in un momento utile per un intervento preventivo di arresto della procedura senza conseguenza alcuna.
In secondo luogo, il Movimento 5 Stelle è sempre più convinto delle irregolarità nelle determinazioni dei quadri economici e delle altre valutazioni economico-finanziarie alla base dell’ipotesi di project finance e, dopo avere a suo tempo stigmatizzato anche queste problematiche, oggi il Movimento 5 Stelle deve prendere atto che da un lato nulla è stato fatto per dare seguito a quanto segnalato e dall’altro queste questioni rischiano di esplodere in maniera incontrollata producendo ulteriori aggravi sulle finanza Comunali già sufficientemente provate”.

Per questi motivi, il Movimento 5 Stelle annuncia l’inizio della campagna #piazzalibertà #nonconinostrisoldi che sarà finalizzata da un lato a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi sopra richiamati e dall’altro a notificare tutto quanto da noi rilevato alle autorità competenti – in primis la Corte dei Conti – al fine di individuare tutte le responsabilità ed evitare conclusioni di questa vicenda che possano risultare economicamente onerose per la cittadinanza“, conclude la nota.