“ Insultate me, offendete me, criticate me ma non questi ragazzi . In vent’anni di calcio ad Avellino non si è mai vista una partenza così. Nelle uniche annate di militanza in serie B 28 punti non sono stati raggiunti neanche in un’intera stagione ed ora li abbiamo conquistati in neanche venti partite “. Esordisce così Massimo Rastelli ai microfoni della stampa completamente indignato per aver sentito durante ed al termine della gara fischi  verso la squadra da parte di una manciata di tifosi.

“ E’ inconcepibile  sentire fischi dopo ciò che stanno facendo questi ragazzi – continua – dovrebbero fargli una statua per il sudore e l’impegno che ci mettono in campo ogni settimana. Abbiamo giocato contro una signora squadra e nonostante i problemi che ci sono tra infortuni, squalifiche e condizioni fisiche non perfette li abbiamo contenuti per 80’ concedendo poco e niente in quanto non abbiamo ricevuto neanche un tiro in porta. “

“ Oggi è stato uno spartiacque – conclude il tecnico di Scafati – alle spalle ho una grande società, un eccellente direttore sportivo ed un eccezionale gruppo, faccio appello per chi veramente vuole bene all’Avellino, se si perde di vista qual è l’obbiettivo si retrocede. “

Terminato il forte sfogo, Rastelli lascia la sala stampa rifiutandosi di interagire con i giornalisti per il commento tecnico della gara,  in quanto completamente indignato per la scorretta disciplina di un manipolo di tifosi ottusi ed esaltati che non comprende i grandi sacrifici di un gruppo e di una società che sta regalando solo grandi soddisfazioni a questa piazza dopo innumerevoli anni di buio totale.

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