Avellino Calcio – Gara opaca al Partenio, tra Avellino e Cesena finisce 0-0

2MAX5651-300x200AVELLINO.  Finisce comunque tra applausi la gara del Partenio. Match non entusiasmante  che termina giustamente 0-0. Un tempo per parte e poche emozioni. Gara opaca ma in sostanza giusta, si potrebbe rimpiangere l’occasione sfumata da Arini al 12’ ma come si dice in questi casi…  “ il pareggio è sempre buono “ e questo punto  avvicina di un altro gradino l’obiettivo salvezza.

LA GARA. Un Avellino ferito nell’orgoglio, dopo lo scivolone di domenica scorsa, cerca il riscatto tra le mura amiche contro un Cesena intenzionato a cambiare rullino di marcia  in quanto l’ultima vittoria è datata 18 Ottobre ( 4 pareggi e 1 sconfitta nelle ultime uscite stagionali per i romagnoli ).

Mister Bisoli ha ripetuto più volte che l’Avellino in casa ha conquistato la maggior parte dei punti che possiede perciò pretende il massimo dai suoi uomini in quanto la gara sarà tutt’altro che facile. Sull’altra sponda, quella casalinga, Rastelli dribbla gli omaggi del tecnico avversario e suona la carica per scacciare i fantasmi di Crotone.

Fedele al suo credo, il tecnico di Scafati si affida al classico 3-5-2. Schiavon rientrato dalla squalifica riprende posto in mediana, Togni in regia, e davanti largo spazio al tandem Castaldo-Galabinov.

In opposizione ai Lupi, Il Cesena si presenta in veste superoffensiva, un 3-4-3 sostenuto dal tridente Defrel-Succi-D’Alessandro.

PRONTI VIA. Fiammata iniziale dell’Avellino che sfiora il vantaggio con Arini (12’) che si inserisce in area su una pennellata di Galabinov, il numero 4 irpino colpisce la sfera di testa ma Coser non si fa sorprendere e blocca a terra.

PRESSING CESENA. La risposta del Cesena non si fa attendere,  ed infatti dopo i primi 10’ di dominio irpino  i romagnoli salgono in cattedra bloccando ogni via di passaggio. Schermo su Togni e sulle punte mentre sulle fasce Defrel e D’Alessandro sfondano dando non pochi problemi alla retroguardia irpina,  la quale nonostante l’affanno concede solo un tiro dalla distanza agli ospiti ( D’Alessandro ) che Seculin respinge in corner.

Sul finale di primo tempo l’Avellino abbandona le vesti riflessive ed attente che hanno dominato per più di mezz’ora e si propone all’attacco provandoci  con Togni (  33’ ) e Zappacosta ( 41’ ) ma ambedue le conclusioni sono da dimenticare.

CAMBIO DI  MARCIA. Nella ripresa l’Avellino cambia atteggiamento abbandonando le vesti timide del primo tempo e gettandosi all’attacco per conquistare la vittoria. Togni lascia il posto a D’Angelo e l’assetto tattico bianco verde ritorna alla vecchia maniera:centrocampo operaio!

Nuovo assetto, nuovo Avellino… Castaldo e Schiavon in un giro di lancette ( 19’ ) spaventano Coser, il quale sulla conclusione dell’ex – Cittadella deve sporcarsi i guanti per impedire il gol.

SPECCHIO OPACO.  Il cronometro scorre veloce e il gol non arriva. La birra è agli sgoccioli ed i ritmi si abbassano vertiginosamente, passaggi sbagliati e poco concentrazione da ambedue i lati.

Finisce così, una partita divisa per tempi, nella prima frazione palla al Cesena e nella ripresa i Lupi guadagnano terreno. Pareggio giusto, anzi giustissimo che fa guadagnare un altro punto prezioso in chiave salvezza ai padroni di casa ed un punto al Cesena che continua la sua astinenza dalle vittorie.

Michael Mambri