Questione Asl, Cisl FP: “Convochino RSU e sindacati sull’utilizzo del salario accessorio”

cisl fp avellinoAvellino - Nel corso delle due riunioni del tavolo tecnico tenute i giorni 18 ottobre e 18 novembre 2013 il Dirigente al Personale ha consegnato una relazione con dettagli sullo speso degli anni 2010/2011/2012/2013 ed una proposta per l’anno 2014.

Da una attenta valutazione degli atti consegnati e dalla lettura della relazione si evince che il fondo per la remunerazione del salario accessorio è stato sforato, con particolare riferimento allo straordinario e la differenza è stata coperta attingendo al fondo per le fasce retributive, posizioni e coordinamenti.

Presso la ASL di Avellino dal 2008 non si sottoscrive il contratto decentrato con la RSU e le OO.SS. in quanto nonostante le numerose richieste prodotte, l’Ente non ha mai fornito i dati sullo speso o, meglio, sul preventivo di spesa necessari a definire criteri per la retribuzione del salario accessorio. Per cui appare evidente che l’Azienda ha gestito e speso le risorse deputate alla contrattazione e vincolate da accordo tra le parti in maniera unilaterale.

Appare evidente che avendo l’Azienda utilizzato quei fondi per coprire lo sforamento dello straordinario negli ultimi tre anni e non avendo mai convocato la RSU e le OO.SS. per condividere e contrattare ha negato il diritto della RSU e delle OO.SS. di decidere con l’Azienda come utilizzare le somme afferenti al fondo fasce, che ad oggi risulta non più recuperabile, per gli anni 2010/2011/2012/2013. Si dovrà perciò quantificare il danno subito dai dipendenti che in questi tre anni avrebbero potuto aver riconosciuta la fascia, seppur giuridica ma poi appena sbloccati i contratti anche economica.

Si è perciò determinata una perdita complessiva del fondo considerevole, risorse economiche che non potranno essere recuperate perché restituite alla Regione Campania in aggiunta a quelle già previste dalla norma in vigore. Ovviamente i dati e le consistenze economiche sono state rese dall’Azienda ed a quelle ci atteniamo.

Nei decreti regionale n. 6, n. 23 e successivi si richiamano le aziende ad adempiere ad adottare il regolamento per l’orario di lavoro, adeguare le pronte disponibilità, ridurre l’utilizzo dello straordinario, garantire il tempo di cambio divisa e rilascio consegne che diventano obiettivi per i Direttori Generali.

L’Azienda di rimando non procedendo in una vera organizzazione del lavoro, ove venissero definite le esigenze e le eventuali carenze ha agito in dispregio della norma contrattuale e dei decreti regionali. Oltretutto la scrivente O.S. ha da tempo richiesto accesso agli atti e un incontro per discutere delle esternalizzazioni effettuate a Consorzi e cooperative al fine di verificare l’incidenza che il personale afferente a loro afferente ha sull’attuale dotazione organica dell’Ente. Tutto ciò ai fini di una conoscenza trasparente di tutta la forza lavoro in servizio presso le diverse strutture dell’ASL e di una ridistribuzione del salario accessorio laddove la carenza interna fosse già colmata dalla presenza di operatori esterni.

Per quanto attiene la proposta presentata per l’anno 2014 l’Azienda ha ipotizzato un risparmio di 120.000,00 euro sullo straordinario pari ad una percentuale tra il 23/25% agendo anche sui turni di pronta disponibilità .

Per quanto ci riguarda si rileva che i tagli sono stati ipotizzati in maniera lineare e non tenendo conto della presenza del personale e delle attività da porre in essere. Perciò, al fine di rendere funzionale e rispondente alle esigenze di efficienza ed efficacia la riorganizzazione del lavoro e dell’utilizzo dei fondi bisogna integrare la documentazione fornita con dati più precisi e dettagliati .

L’ASL da ultimo non ha provveduto a redigere il piano di performance né tantomeno ha costituito l’OIV i dipendenti hanno ricevuto e riceveranno ulteriori danni atteso che a fronte dei 52 milioni di euro restituiti alla Regione Campania ed in mancanza di un tavolo sul piano di razionalizzazione della spesa le somme derivanti dai processi di riorganizzazione non potranno essere quantificate e destinate in parte ai lavoratori.

Abbiamo chiesto un immediato incontro di delegazione trattante perché non debbano generarsi ulteriori danni ai lavoratori con ricadute sul modello organizzativo e ripristinare corrette relazioni sindacali, conclude Doriana Buonavita segretario generale CISL FP.