Consiglio Comunale (Av) – Preziosi: “no alla politica del vorrei, ma non posso”

preziosiAvellino – “Lunedì in Consiglio si è parlato di un cammuffato dissesto: basta con la politica del vorrei, ma non sono capace. Forse gli assessori Ricci e Manzo si sono dimessi perché la Giunta continuava a difendere il passato, senza attuare soluzioni per le varie emergenze come la povertà”. E’ questo il senso dell’intervento del consigliere Costantino Preziosi, intervenuto nella seduta pomeridiana del Consiglio Comunale convocata per martedì 26 novembre.

Preziosi ha, quindi, contestando la relazione fatta lunedì 25 dall’assesore Spagnuolo sulla condizione delle casse comunali. La Spagnuolo aveva detto che avrebbe aumentato le aliquote Irpef da 0,6 a 0,8 e l’Imu sulla seconda casa da 5 a 10,6%, riducendo i compensi aggiuntivi di dirigenti e tecnici comunali. Preziosi allora è convinto che non ci sono veri ventaggi dato che non abbiamo lo “stop agli interessi, la mobilità del personale, il riutilizzo del ricavato della vendita di immobili”. 

Inoltre, Giancarlo Giordano ricordando la relazione fatta lunedì da Foti, ha ribatido la necessità di differenziare le amministrazioni degli ultimi 30 anni perché è del parere che “c’è chi i debiti li ha fatti e chi, come Antonio Di Nunno, ha cercato di estinguerli”.

Gianluca Festa, invece, da ex vicesindaco della giunta Galasso, ha chiesto a Foti di fare i nomi di chi ha causato i problemi in passato, per non rischiare oggi un indistinto politico. Anche Enza Ambrosone ha chiesto al sindaco di precisare chi ha delle responsabilità sulle difficoltà attuali.

Il capogruppo Pd Grella, tentando di difendere la maggioranza, ha affermato: “Paolo Ricci e Annamaria Manzo dovevano resistere per amministrare”.

Il sindaco Foti, infine, nel suo intervento ha ricordato che da giovane è stato dirigente della Democrazia Cristiana, “sempre con la schiena diritta, tanto da dimettermi da segretario cittadino quando entrai in contrasto con Mancino sul Piano Regolatore Comunale”. E rivolgendosi a tutto il Consiglio Foti ha detto: ”Nonostante il passato riaffiori nel presente, oggi vi chiedo di non dimenticare il nostro dovere morale di dare ragioni alla città che soffre”.