CGIL – Una piattaforma tra categorie per affrontare l’emergenza casa

cgilAvellino – Creare una piattaforma tra le varie categorie sindacali per affrontare con proposte concrete l’emergenza casa in modo da offrire alla cittadinanza risposte a problemi che ormai si portano avanti da fin troppo tempo.

“Le problematiche relative alla casa sono estremamente forti e l’emergenza che si avverte ad Avellino è solo la punta della drammaticità di una situazione che coinvolge tutta la provincia e alla quale la Cgil deve dare una risposta – spiega Antonio Famiglietti, segretario generale di Fillea Cgil – Non accettiamo, nonostante il buon rapporto che abbiamo con l’amministrazione comunale, che questa emergenza venga risolta con la soluzione di un singolo caso ma deve essere risolta in altri modi ed è per questo motivo che su forte spinta della Cgil siamo riusciti ad aprire un tavolo in comune con la creazione di un osservatorio sulla casa e vogliamo che funzioni al meglio e risolvere le questioni in merito. L’incontro con le categorie serve per fare rete e portare sul tavolo in comune le nostre vertenze”.

I punti su cui si è focalizzato l’incontro tra categorie ha interessato tutte le questioni dalla situazione dell’IACP a quella delle case popolari, fino ai rapporti con la regione sulle politiche della casa.

” IACP – commenta Famiglietti - dopo la scomparsa di D’Errico non ha più una guida e si pensa a sostituirlo semplicemente con uno provvisorio che svolga ordinaria amministrazione. Ciò non serve perchè non risolve il problema”.

“Bisogna lavorare sull’emergenza -interviene Gaetano Oliva segretario regionale del servizio casa – lo Stato sta prestando attenzione a queste emergenze come morosità incolpevoli, fondo per affitti e mutui per giovani precari, sostenendole con dei fondi che anche se irrisori sono un buon segno. Per ripartire bisogna intervenire puntando principalmente sull’edilizia residenziale pubblica perchè la maggior parte della popolazione che intende prender casa trova serie difficoltà“.

Dobbiamo capire cosa fare concretamente dobbiamo intervenire sull’assegnazione degli alloggi permettendo un’assegnazione legale non possiamo far si che i delinquenti vadano avanti e chi aspetta una casa non può averla per colpa degli abusivi. -dichiara il segretario generale della Cgil, Vincenzo Petruzziello – inoltre è necessario consentire anche ai giovani di poter avere una casa con delle agevolazioni“.

C’è la necessità di concretizzare le questioni e trasformarle in vertenza –  evidenzia Fiorentino Lieto di Servizio Casa Cgil - con la mancata nomina del commissario Iacp si ripercuote sulle manutenzioni delle case, la Regione deve non solo procedere a questa nomina ma erogare nuovamente la quota annuale sugli interventi di manutenzione ordiniaria che sono due anni che non è erogata. Ad Avellino 50 alloggi non sono assegnati e non sono assegnabili perchè hanno bisogno di manutenzione. Il comune di Avellino -continua – inoltre, deve procedere allo sfratto di 50/60 famiglie che non hanno i titoli per poter restare in quelle case oltre a sbloccare i fondi presenti in Regione che si devono solo trasferire nelle casse del comune in merito all’aiuto dei fitti privati che non vengono erogati dal 2010″.

“In riferimento alla situazione in cui versa attualmente l’Iacp – afferma Enzo Salvati, Rsu Cgil Iacp – la Regione deve stabilire che fine far fare agli Iacp se devono essere mere appendici  o se devono ritornare a svolgere le funzioni di un tempo. Inoltre bisogna togliere al comune l’assegnazione alloggi ma metterle nelle mani di un terzo che assegni in base ai meriti e non in base ai voti, oltre che a procedere alla modificazione dei fitti che sono troppo bassi per ricoprire tutte le spese che dovrebbe affrontare l’Iacp e consentire agli affittuari di poter riscattare la casa dopo un tot di anni“.

“Altro argomento che dovrebbe essere affrontato in Comune  - illustra Antonio Di Stasio di  SPI nbsp - è quello relativo ai conteggi catastali errati che sono stati fatti su alcune abitazioni hanno portato i proprietari delle case a pagare di più rispetto a quanto dovevano pagare realmente. Nonostante avessimo posto la questione al sindaco prima e dopo la sua elezione non è stato fatto nulla e abbiamo avviato la diffida ed il ricorso al Tar“.

“Bisogna vedere la crisi come un’opportunità -propone infine Alfonso Viole, della segreteria regionale della Cgil Campania- Non bisogna scaricare le colpe l’uno sull’altro ma rimodellare il sistema cogliendo il cambiamento. Noi in questo quadro ci troviamo soli perchè la politica non è presente nelle vicende e abbiamo la necessità di modificare la condizione esistente mettendo in campo un’azione riformatrice puntando alla costruzione di un welfare per i giovani per offrire servizi efficaci ed efficienti e consentire una vera discussione sul piano casa altrimenti questa situazione diventa insostenibile”.