Consiglio Comunale (Av) – Ampio dibattito su Ricci e Manzo

comune grandeAvellino – La nuova seduta di Consiglio Comunale di oggi si è aperta con un momento di silenzio per le vittime della Sardegna. Poi c’è stato un ricordo del dott. Carlo Mottola e del dott. Luigi Stella, entrambi recentemente deceduti.

Mottola è stato un amministratore pubblico della DC, con deleghe all’igiene, sanità e nettezza urbana in varie consiliature. Inoltre, si è speso nella clinica Montevergine di Mercogliano. Stella, invece, si interessò di istruzione e cultura nel periodo del post-terremoto, ma è stato anche volontario della Caritas, occupandosi dell’Osservatorio sulla povertà.

Ci sono state varie comunicazioni: Battista e Spiezia, pur essendo stati eletti nel PDL, politicamente aderiscono a Forza Italia; Festa ha annuciato che il suo gruppo aderisce da oggi al PD in modo ufficiale; Cicalese, invece, non avendo avuto risposta adeguata alla sua interrogazione del 10 ottobre, ha ritenuto inutile la sua presenza ed ha abbandonato l’aula.

Montanile, non volendo far passare sotto traccia le dimissioni degli assessori Ricci e Manzo, ha aperto un ampio dibattito. Foti ha precisato che a conclusione dei lavori dell’ultima riunione di Giunta i due assessori hanno rassegnato le dimissioni irrevocabili per non aver condiviso un progetto dell’ assessore Spagnuolo. Foti ha poi affermato: “Il 25 e 26 novembre verrà illustrato il percorso finanziario del Comune in un momento in cui le casse non sono floride. Le loro deleghe restano affidate a me e nei prossimi giorni aggiornerò sulle mie decisioni in merito”. Così Montanile ha replicato: “parlare delle dimissioni di amministratori è fastidioso. Queste dimissioni hanno colpito al cuore la sua amministrazione, perché loro rappresentavano bene le ipotesi di discontinuità di Foti, naufragate dopo appena 5 mesi. Hanno abbandonato la nave che sta affondando. C’è quindi un’instabilità politica della sua amministrazione. Sarebbe stato meglio che il TAR di Salerno avesse dato ragione all’opposizione. C’è stato un atto di sfiducia nei suoi confronti e ne deve trarre le conseguenze”. Montanile ha poi concluso: “Non abbiamo bisogno di professori, ma di persone che ci guidino sulla strada giusta per uscire dai problemi. Foti, non accontenti qualche bocca famelica, qualche mestierante politico rimasto senza occupazione”.

Ambrosone, in seguito, ha voluto esprimere la sua solidarietà al sindaco in questo momento in cui “deve gestire una situazione imbarazzante, due assessori che hanno compiuto una scorrettezza nei suoi confronti. Qui, però, non parliamo delle sorti di Foti e di Spagnuolo, ma della città. Foti, le riconosciamo onestà intellettuale, ma non rimanga isolato e compia un gesto di rottura, oltre i limiti del suo partito. Chieda a noi consiglieri tutti un patto per la città e noi non ci sottrarremo a questa responsabilità, non per amichevole cortesia nei suoi confronti, ma per amore della città”. Preziosi, invece, ha preferito prendersi tempo per dare un giudizio obiettivo su chi ha ragione: “lunedì parleremo di bilancio con cognizione di causa, approfondendo il tema”. Iannaccone, da parte sua, ha voluto chiarire che un dissesto si può dichiarare quando è necessario farlo, ma se non ci sono le condizioni non si fa. Seduto fra i banchi vicino a lui c’era Poppa che ha detto: “si sono dimessi formalmente, ma sostanzialmente sono stati mandati via dal sindco. Dovremmo verificare ciò in maggioranza e dimostreremo comunque che siamo coesi”.

Giordano ha richiamato alla memoria la gestione di un ex sindaco: “Di Nunno affrontò le difficoltà economiche e politiche del post-terremoto con coraggio. Quindi non mi iscrivo al partito del dissesto finanziario o pre-dissesto, ma chiedo coraggio! Lui parlò con chiarezza ai cittadini dei debiti del Comune”. Inoltre, Palumbo ha consigliato a Foti una futura Giunta mista. A sostenere il sindaco ci sono stati Miro, che ha ricordato la sua candidatura fatta nonostante le difficoltà economiche, e Grella che ha dichiarato: “non c’è immobilismo perché sono state prodotte 164 delibere da questa Giunta. Affrontiamo, perciò, insieme a questo sindaco una svolta!”.