Avellino – Battista: “Foti ostaggio del Pd come Galasso e Di Nunno”
“Le dimissioni dei due assessori della Giunta Foti rappresentano il preambolo, o meglio un’anticipazione di quello che doveva essere e che sarà da qui a poco. Il Sindaco Foti è certamente ostaggio delle correnti del suo partito, che lo hanno sostenuto e che si sono sorprese nel vederlo eletto”. Lo scrive in una nota il capogruppo del Pdl al comune Nicola Battista. “Non sono uso al politichese, – aggiunge – cerco sempre di essere chiaro per farmi capire da tutti, spero di esserlo anche in questa circostanza. E’ facile speculare su quello che è successo, ma la città di Avellino sta pagando un prezzo troppo alto ad una serie di inefficienze politiche che non sono solo un merito del PD che ha eletto Foti, ma anche una nostra colpa in quanto non siamo stati capaci di trasformare in consenso quanto era nel nostro programma elettorale. Le classi dirigenti dei partiti non si inventano, vedere o sentire, chi ha disertato o chi si arroga grandi meriti politici, fa tenerezza. La politica con la p minuscola, oggi specula su una circostanza che non sorprende chi aveva capito fin dall’inizio quale era la strada che si voleva percorrere. Foti doveva traghettare la giunta fin dopo il congresso del PD, dopo avrebbe fatto una giunta che doveva essere l’espressione delle varie correnti del partito che usciva vincitore, di cui Egli doveva essere la sintesi. La città di Avellino, si dice, è stata messa in ginocchio dall’esperienza Galasso che veniva dopo l’esperienza Di Nunno. Niente di più falso, l’ho detto in campagna elettorale e i fatti continuano a darmi ragione: la città è in ginocchio per le faide del partito che ha eletto nell’ordine Di Nunno, Galasso e Foti, tre vittime dello stesso sistema. Tutto il resto non conta, come si poteva pensare che questi assessori, compresi i dimissionari, tutti professionisti di preparati e di chiara fama, potessero amministrare questa classe politica ( non la Città ). Sono state e sono vittime da immolare sull’altare dell’ipocrisia (!) politica. Paolo Foti dovrà sudare settanta volte sette camice, spero solo che non si arrenda, la città ne ha bisogno non la politica ( immaginate un nuovo commissario?). Noi siamo restiamo a sostenere il nostro ruolo, quello che la città ci ha consegnato, non intendiamo però restare a guardare sulla sponda del fiume, faremo di tutto per non perdere la nostra città. Avellino merita ben altro e noi siamo pronti a sostenere questo ruolo”.