AVELLINO – Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano prova a muovere i primi passi in lungo ed in largo nel Paese. In Irpinia piovono le adesioni intorno al nuovo soggetto politico nato dalla scissione del Popolo della Libertà. A sposare la causa dei “governativi” ex Pdl è stato per primo l’ex assessore provinciale, Gino Cusano, seguito dall’ex collega a Palazzo Caracciolo, Raffaele Lanni e tanti altri riferimenti territoriali tra cui Americo D’Onofrio di Gesualdo, Raffaele Cappuccio di Taurasi, Paolo Graziano di Ariano Irpino, accanto a quali si stanno unendo tanti altri amministratori locali. Un sorprende crescendo di entusiasmo e partecipazione intorno al nuovo movimento politico che si appresta a tenere la prima convention nazionale il prossimo 7 dicembre a Roma. Resta, inoltre, da definire il bozzetto del simbolo che rappresenterà la nuova formazione politica nonostante già 6 marchi sono stati depositati all’ufficio italiano marchi e brevetti del ministero dello Sviluppo economico.

La strategia di Alfano sarebbe quella di presentarsi alle prossime elezioni europee con una lista espressione diretta del Partito Popolare Europeo. In questa logica sarebbe alquanto scontato che della partita potrebbero essere anche Pier Ferdinando Casini e Mario Mauro che di recente hanno consumato la scissione dal movimento di Mario Monti, Scelta Civica. Le trattative sono in corso a ritmi serrati, anche perché il tempo è davvero poco per organizzare una compagine politica competitiva capace di andare oltre la soglia di sbarramento fissata al 4 per cento alle europee. Intanto, secondo i primi sondaggi la neo formazione di Alfano si attesterebbe intorno al 4-5 per cento dei voti, il che produrrebbe un effetto benefico sulla coalizione di centrodestra che riuscirebbe, così, a battere il centrosinistra.

Per questa ragione, l’ex premier Silvio Berlusconi ha impartito regole ben precise ai propri fedelissimi: evitare attacchi e polemiche nei confronti di Alfano e del Nuovo Centrodestra. Sulla scorta di tale indicazione pare che anche in Irpinia sia stato siglato un patto di non belligeranza tra il senatore Cosimo Sibilia e il proprio ex fedelissimo Gino Cusano, tanto che qualcuno pare che abbia malignato sostenendo che l’operazione politica sia stata, addirittura, concordata tra i due politici irpini.

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