Ordine Medici (Av): “Regione e Lorenzin ci aiutino a dare un’assistenza sanitaria efficiente”
Avellino – Medici, Infermieri, Operatori Sanitari, Associazioni e Sindacati, sono impegnati in una difficile battaglia per invertire il lento declino dell’Azienda Ospedaliera Moscati. Così si è svolta oggi una conferenza stampa presso l’Ordine dei Medici di Avellino per sottolineare la difficile condizione finanziaria della Sanità Campana che grava in particolar modo sulla Sanità Irpina.
Al tavolo dei relatori erano presenti, insieme al Presidente dell’Ordine Dr. Antonio D’avanzo, i dottori Amatucci e Acone. L’imminente futuro sanitario locale risulta drammatico per pensionamenti e, come ha sottolineato D’avanzo, se i giovani laureati trovano lavoro fuori Provincia non ritornano da noi.
Il dr. Amatucci dopo aver ricordato che la Sanità campana è commissariata, ha detto: “solo l’1% degli specialisti medici ha trovato un posto fisso. E risulta impossibile la formazione perché è un processo lento che richiede impegno, professionalità e competenza. La Regione deve fare una scelta sull’Irpinia e il Ministro Lorenzin deve dare risposte su un futuro immediato. L’età media del personale del Moscati si aggira sui 55 anni. Tra circa 6 anni questo personale andrà via e chi lo sostituirà? Abbiamo contatti con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali da cui aspettiamo risposte operative positive, pur consapevoli che si è vissuto il piano di rientro anche in altre regioni. Ma il fallimento di un cambiamento comporterà una assenza di un’assistenza sanitaria efficiente”.
Per una risoluzione sufficiente della carenza di personale ospedaliero servirebbero: 10 direttori di struttura complessa, 18 dirigenti medici e 60 infermieri, ma la risposta ottenuta dalla Regione Campania di autorizzare solo 7 concorsi per dirigenti medici è stata una beffa al grido d’allarme lanciato da tutti gli operatori del Moscati. Risulta perciò necessario un incontro-confronto con il Ministro della Salute presso l’azienda Moscati per informarlo su questa realtà ormai a grave rischio di collasso.
Infine il dr. Acone ha fatto presente che tra i partiti SEL e M5S si sono interessati al disagio ospedaliero, ma lamentava l’assenza nell’oggi degli altri partiti: “Oggi è l’ultima spiaggia. In Ospedale si vive molta difficoltà: se un medico si ammala c’è carenza di personale. Abbiamo una ridotta offerta sanitaria, quindi, che non è più adeguata. Se l’Ospedale non chiude è perché gli infermieri, gli operatori socio-sanitari e i medici che restano nonostante tutto”. Poi, lamentando oggi l’assenza degli amministratori politici, ma apprezzando la sola presenza di un vicesindaco di un comune irpino, ha aggiunto: “Solo l’ex sindaco Di Nunno aiutò l’Ospedale. Dove sono i sindaci oggi? Se non danno risposte su questo tema si andranno a curare altrove? Avellino poteva diventare la città della salute per le nostre competenze mediche. La struttura del Moscati è tra le migliori nel centro Sud. Purtroppo nei prossimi mesi diventerà un piccolo ospedale di provincia che farà un po’ di pronto soccorso: in questo momento non mi sento di scommettere su un futuro roseo per l’azienda”. E conclude: “se mai dovessi aver bisogno di curarmi non voglio andare altrove, ma qui”. Da non trascurare, inoltre, la mancanza nei reparti dell’ospedale di un organico pieno, risentendo questa mancanza soprattutto nell’area dove c’è emergenza, in cui si fanno turni terribili.