Avellino Calcio- L’Avellino stende le Vespe e si gode una notte da Capolista

schiavonAVELLINO. “ Via Piave mormorò non passa lo straniero “ è un vecchio striscione esibito dalla Sud in tempi antichi ma in questo caso lo riproponiamo come copertina di giornata per documentare come il Partenio ( eccetto il Palermo ) sia off-limits. Partita dura per i Lupi che nonostante il doppio vantaggio subiscono l’offensiva ospite per tutti i 90’ rischiando dopo il 2-1 anche la beffa del pareggio. Poco importa adesso, al triplice fischio i sorrisi degli irpini manifestano l’ennesima vittoria e una notte da prima della classe, per le Vespe invece continua la discesa nel baratro.

LA GARA. Avellino-Juve Stabia ritorna a fermare le strade del capoluogo irpino. Match tra due squadre che si incontrano per la prima volta in posticipo serale e per la prima volta nel palcoscenico della serie B. Un derby come pochi ove gli eroi cambiano forma, ma non sostanza. Decidere questo genere di partite non è cosa facile, ma riuscire in tale impresa ti rende più uomo.

Riflettori splendenti e aria fresca, degna dell’estate di San Martino, questa è l’atmosfera che si respira al Partenio.  Si è tanto parlato degli avvenimenti di Salerno nell’altro derby campano Salernitana-Nocerina e si spera in auspici migliori tra le due tifoserie, tra cui come risaputo,  non scorre buon sangue. Il tecnico dei Lupi nella conferenza stampa pre-partita ha dribblato l’argomento con un secco no comment  ed è fiducioso sull’ottima disciplina dei tifosi.

Mister Rastelli deve fare a meno di Zappacosta ed Izzo ma recupera Fabbro e Castaldo. 3-5-2 classico con Millesi riconfermato sulla fascia dopo l’ottima prestazione di Brescia. Ex-Nocerina e bomber Galabinov  davanti. In opposizione ai Lupi, le Vespe giungono al Partenio con un 4-2-3-1 sostenuto dall’unica punta Doukara.

PRONTI VIA. Ritmi incandescenti fin dalle prime battute, gli ospiti pressano ad uomo lottando su ogni pallone, segnale di chi non è giunto in terra straniera per il pareggio.

L’Avellino non resta a guardare e subito tira fuori gli artigli. Il guerriero D’Angelo al 6’ intercetta una palla velenosa sulla trequarti stabiese e pennella un cross per Galabinov al limite dell’area di rigore. Il bulgaro, altruista, manda fuori tempo il suo marcatore ed effettua una sponda perfetta sulla sinistra ove arriva puntuale l’inserimento di Schiavon che dimenticato da Ghiringhelli piazza un diagonale perfetto che trafigge Calderoni.

ORGOGLIO STABIA. La rete irpina sveglia la squadra di Braglia che diventa padrona del campo. L’Avellino diventa succube della morsa delle Vespe e non riesce a ripartire. Il palleggio degli ospiti mette in seria difficoltà la retroguardia bianco verde ma la formazione ospite pur controllando bene la gara non si rende mai pericolosa.

DOCCIA FREDDA. Nel momento più buio, l’Avellino ritrova la retta via. Allo scadere del primo tempo infatti, su calcio d’angolo ancora Schiavon pennella un cross al centro, Fabbro spizzica di testa e Castaldo da un passo appoggia in rete la palla del raddoppio.

Ironia della sorte, la Juve Stabia gioca e l’Avellino segna.

STESSO COPIONE. Nella ripresa la gara non subisce variazioni sul piano tattico, la Juve Stabia resta inconcludente ma viva. L’Avellino fa contenimento e riparte in contropiede rendendosi anche pericolosa con Castaldo (29’) che approfitta di un liscio di Vitale in area ospite, il numero 10 biancoverde tira a botta sicura timbrando la traversa; sulla respinta ci prova Schiavon ma la difesa respinge in corner.

PAURA FINALE. La partita sembra essere oramai giunta ai titoli di coda ma dopo tanto penare le Vespe riescono a rientrare in partita, anche con merito, con un bolide del nuovo entrato Suciu che dai 25m incastra la palla all’incrocio dei pali dove Seculin non ci sarebbe arrivato neanche se avesse preso l’ascensore. La rete galvanizza gli ospiti, i quali si gettano all’assalto per agguantare il pari ma la difesa dell’Avellino riesce a dire di no. Allo scadere ci prova Sowe in girata su un traversone di Parigini che mette solo tanta paura ai padroni di casa perché la sfera si infrange sui tabelloni pubblicitari.

Triplice fischio, il derby è dell’Avellino anche se ha deluso moltissimo sul piano tattico. Resta l’immagine di una Juve Stabia battagliera che ci ha provato fino alla fine, ma il calcio è anche questo. Come diceva un vecchio detto: “ la Fortuna aiuta gli audaci “ e i biancoverdi si godono una notte da capolista, il che non è poco…!

Michael Mambri