Morte forestale, cordoglio della UIL
Avellino -Il dramma lavoro non è un’invenzione in Irpinia. Mentre si protestava in piazza per le emergenze che la burocrazia e la politica non vogliono considerare, un lavoratore si toglieva la vita. Ogni considerazione è superflua e nessuna valutazione può interpretare l’ irrequietudine e l’inutilità per l’azione amministrativa pubblica, quando è in discussione la vita e il futuro che questa società non vuole garantire. Mentre il sindacato tenta disperatamente di affrontare l’emergenza e di disegnare la prospettiva e parla di futuro, ci ritroviamo con la morte e la volontà di farla finita. Non può essere che non ci siano responsabili, se la fredda politica sorda com’è non lo consente , siano almeno le coscienze a richiedere una soluzione al dramma a cui nessuno può assistere inerme. E per quanti che tornando a casa troveranno i propri cari, diversamente da Franco Argenio operaio forestale che non lo potrà fare più, c’è una responsabilità in più e un dolore sordo che non può essere taciuto, e che segna la sconfitta di tutti, da cui però si deve necessariamente partire, per il rispetto e la vicinanza che si deve a Franco e alla sua famiglia.