Violenza sulle donne – Continua la campagna di sensibilizzazione e di prevenzione al fenomeno

lomazzoAvellino – Continua la campagna di sensibilizzazione e di prevenzione al fenomeno della violenza a danno delle donne da parte dell’Ufficio della Consigliera di parità, diretto dalla dott.ssa Domenica Marianna Lomazzo.

Di fatti, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Ufficio della consigliera di parità ha predisposto materiale informativo che sarà distribuito su tutto il territorio provinciale tramite gli enti locali e ,soprattutto, tramite gli Istituti scolastici della provincia.

L’ONU definisce ‘Violenza contro le donne’ ogni atto di violenza basata sul genere, riconducibile a danni fisici, sessuali o mentali, o comunque di sofferenza, più frequentemente agiti contro le donne, incluse le caratteristiche di  coercizioni o deprivazioni arbitrarie della libertà, che avvengono sia nella sfera privata che pubblica. La violenza ai danni delle donne è un fenomeno che viene riconosciuto, universalmente, come violazione dei diritti umani.

Gli atti di violenza vengono, quindi, intesi come comportamenti di responsabilità collettiva, come problemi di salute pubblica, da non relegare nella sfera individuale. Sono atti che testimoniano come le diseguaglianze basate sul genere, che rimangono tali anche in rapporto all’età, all’ etnia e all’orientamento sessuale, trovano, purtroppo, ancora alimento nelle istituzioni sociali quali famiglia, scuola, nelle norme che regolano la società,  spesso anche nelle religioni e connotano quello che viene unanimemente definito come stile maschilista o patriarcale, anch’esso condiviso e accettato da tanti uomini e donne.

La consigliera di parità ritiene non più procrastinabile la prevenzione attraverso la sensibilizzazione della collettività al fenomeno e, soprattutto, all’educazione culturale dell’accettazione e del rispetto dell’inviolabilità della persona e , quindi, all’abbattimento degli stereotipi che esistono nella nostra società e che spesso sono la matrice della violenza a danno delle donne. In Italia mediamente si verificano ogni anno circa 160 omicidi di donne, dei quali circa 100 sono attribuibili a violenza domestica. Sono la punta di un iceberg che comprende un inquietante fenomeno diffuso ovunque sul territorio nazionale e che riguarda tutti gli strati sociali e culturali.

Da dati approssimativi ed in fase di aggiornamento risulta che in Italia sono 6.743.000 le donne tra i 16 e i 70 anni che sono state vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita. Le violenze non denunciate sono stimate attorno al 96% circa se subite da un non partner, al 93% se subite da un partner. La maggioranza delle vittime ha subito più episodi di violenza, nel 67,1% da parte del partner, nel 52,9% dal non partner, nel 21% violenza sia in famiglia che fuori; 674.000 donne hanno subito violenze ripetute da partner pur avendo figli al momento della violenza.

E’ parere unanime l’urgenza di adottare strategie per ridurre il rischio ,in particolare, di femminicidi investendo sulla prevenzione della violenza domestica, sulla valutazione del rischio in diversi punti della rete dei servizi sanitari e dedicando azioni specifiche a persone che abbiano già vissuto una storia di violenza. Non va nemmeno trascurata l’importanza della costruzione e della fruibilità di banche dati che consentano l’analisi ed il monitoraggio del fenomeno,  preoccupante a livello globale. Bisogna attuare quanto stabilito nella legge 119/13 di conversione del decreto 93/2013 che, oltre a contenere misure cautelari incisive nel contrasto alla violenza di genere, contiene ed è, a mio avviso la cosa più significativa, un “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”.

Il Piano persegue le seguenti finalita’: prevenire il fenomeno della violenza contro le donne attraverso l’informazione e la sensibilizzazione della collettivita’, rafforzando la consapevolezza degli uomini e dei ragazzi nel processo di eliminazione della violenza contro le donne; promuovere l’educazione alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere nell’ambito dei programmi delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare,informare, formare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un’adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo; potenziare le forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza; garantire la formazione di tutte le professionalita’ che entrano in contatto con la violenza di genere e lo stalking; accrescere la protezione delle vittime attraverso un rafforzamento della collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte.

La Consigliera di parità, avverte il dovere di sollecitare le istituzioni e le tante associazioni che da anni si battono per contrastare l’odioso fenomeno, a moltiplicare forze e risorse per istituire presidi di ascolto per le donne vittime di violenza di vario genere e a realizzare percorsi culturali finalizzati alla prevenzione ed al contrasto della violenza contro le donne. “Uniti possiamo vincere”