Sopralluogo tra Conza e Teora dove sono iniziati i lavori dell’elettrodotto

lago-di-conzaNel pomeriggio, faremo un sopralluogo nelle campagne tra Conza a Teora dove sono iniziati i lavori dell’elettrodotto che arriverà al Goleto, attraversando le campagne di Lioni e Sant’Angelo dei Lombardi. Andremo a fare una documentazione fotografica dei lavori in corso e a portare solidarietà alle famiglie che si oppongono ai passaggi non autorizzati. Chi vuole unirsi al gruppo del nostro Comitato, l’appuntamento è alle 16 in Piazza De Sanctis, davanti alla farmacia. Se c’è qualche giornalista saremo lieti di accompagnarlo.
Rispetto a quanto si scrive su qualche giornale, l’attuale Amministrazione Comunale di Sant’Angelo ha riunito i contadini interessati da occupazioni ed espropri per indurli a non opporsi alla Terna e ai suoi sub-appaltatori. Come Comitato abbiamo  richiesto l’interramento dell’elettrodotto, che ricordiamo, serve unicamente alla Ferrero, come dichiarato durante l’incontro che si tenne il 25 giugno nel Comune di S.Angelo. Il Sindaco Repole si impegnò entro 20 giorni, quindi entro il 15 luglio scorso a prendere provvedimenti per tutelare ambiente, paesaggio e salute. Oggi leggiamo che tutto è dovuto alle precedenti amministrazioni. Ma i pareri positivi all’elettrodotto li hanno dati i tecnici degli uffici comunali e lo stesso si accingono a fare col parco eolico, sempre ad esclusivo servizio della Ferrero. Così come già fatto con la centrale elettrica da 17 megawatt che brucia olio di palma a pochi metri da dove si produce la Nutella. Chiediamo alla Magistratura e alla Guardia di Finanza di entrare nel merito di queste concessioni. Chiediamo ai giornalisti locali di essere obiettivi e di non sostenere che gli elettrodotti servono allo  sviluppo dell’Alta Irpinia. Sono menzogne: l’elettrodotto in questione serve unicamente alla Ferrero per vendere l’energia elettrica che produce con la nuova centrale a biomasse entrata in funzione a luglio scorso. Chiediamo all’Arpac di avviare i monitoraggi sull’emissione dei fumi e sui campi elettromagnetici indotti all’intorno dove abitano un centinaio di persone. Visti i ritorni economici in ballo, abbiamo chiesto che l’interramento dell’elettrodotto lo deve finanziare la Ferrero. Per agevolare le industrie non possiamo stuprare il nostro ambiente e rovinare la salute di chi ci abita e coltiva i terreni. Diciamo a qualche sindaco che non si può svendere un bene pubblico come il nostro territorio in cambio di qualche posto di lavoro. Magari sono gli stessi sindaci che organizzano i convegni sulla ‘bellezza’ e sulle ‘filiere agricole a km. zero’. Con elettrodotti, parchi eolici e pozzi petroliferi, tra insipienze e affarismi, tra qualche anno non potremo parlare né di ambiente, né di agricoltura, né di turismo e né di bellezza. L’Irpinia muore.