Montella – 31° Sagra della castagna: la gioia di un incontro nel cuore dell’Irpinia

sagracastagna1Montella – Si rinnova l’appuntamento con la sagra della castagna di Montella Igp. Questo fine settimana Montella diventerà per tre giorni il punto di incontro di tutti i cultori della castagna in tutte le salse e non solo. La kermesse giunta alla sua 31esima edizione e diretta per il terzo anno consecutivo da Roberto D’agnese prevederà infatti stand gastronomici, dimostrazioni di lavori artigianali e degli strumenti utilizzati nel corso dei secoli per la lavorazione della castagna montellese, raccolte fondi per Telethon, oltre che allietare i visitatori attraverso spettacoli di puro e sano divertimento dagli sputa fuoco allo spettacolo della Tarantella Montemaranese.

Questo pomeriggio a palazzo Caracciolo la presentazione della kermesse patrocinata dalla Regione Campania, dalla Provincia di Avellino, dalla Camera di Commercio e Coldiretti di Avellino, Gal Irpinia, il Parco Regionale dei Monti Picentini e dalla Comunità Montana Terminio-Cervialto.

Al tavolo erano presenti il sindaco di Montella, Ferruccio Capone, il vicesindaco Michele Brondi,  l’assessore alle politiche agricole, Monica Gramaglia ed il direttore provinciale della Coldiretti, Domenico Roselli. A Francesca Fasolino, giornalista di +Economia, il compito di moderare l’incontro.

Una sagra che offre una grande opportunità a Montella e all’intero comprensorio  – dichiara il primo cittadino di Montella Ferruccio Capone – Ci aspettiamo oltre 100mila presenze. Abbiamo costruito questa sagra su quelle fondamenta messe in piedi dall’ex assessore Carmine Musano, che ha deciso di interrompere il suo rapporto con la nostra amministrazione, facendo solo dei piccoli cambiamenti. Ci sono stati parecchi imprevisti, non lo nego, ma con l’aiuto del nuovo assessore Gramaglia e della Coldiretti ci siamo riusciti”.

Una sagra che coinvolgerà tutta la cittadinanza scuole, espositori e castanicoltori, questi ultimi provati per la crisi dovuta al cinipide che ha distrutto il 90% del prodotto. Ed è del cinipide che si parlerà durante il convegno di domenica mattina presso il Cinema Fierro su “Agricolutra, castanicoltura, criticità e risorse sostenibili per l’Irpinia”. “Il nostro obiettivo sarà quello di responsabilizzare le istituzioni affinchè si affronti con energia e radicalmente questo fenomeno che sta distruggendo l’economia e l’indotto  – spiega Capone – La castagna è importante per l’economia montellese: senza castagna Montella muore. I castanicoltori e le loro famiglie stanno vivendo un vero e proprio dramma che incide sotto l’aspetto psicologico e fisico. Siamo di fronte ad una vera e propria sindrome del cinipide. Dobbiamo dare un segnale forte e reale a queste famiglie che vivono con questo indotto. Dobbiamo – conclude Capone – trovare un protocollo condiviso con istituzioni, produttori, al fine di andare avanti verso l’obiettivo che ci porti ad una soluzione a questo problema”.

Una grande festa vissuta con la mestità del dramma del cinipide ma che allo stesso tempo non si perde d’animo e si apre a nuove frontiere divenendo una vera e propria “sagra di sapori e saperi – come la definisce il vicesindaco di Montella, Michele Brondi – Abbiamo avuto un boom di richieste degli espositori, 160 quest’anno, a testimonianza della volontà di voler esaltare il prodotto sul territorio e mantenerne viva l’attenzione”.

La castagna diventerà dunque il simbolo di questa sagra ma ad esse verranno affiancati “prodotti enogastronomici di alta qualità tutti made in Montella e non solo“. Lo dice il nuovo assessore alle politiche agricole, Monica Gramaglia che sottolinea i punti fondamentali sui quali si punterà maggiormente nel corso di questa sagra: “Oltre ai prodotti enogastronomici, valorizzeremo il territorio attraverso le visite guidate e coinvolgeremo anche gli alunni delle scuole montellesi che attraverso una mostra avremo modo di osservare come loro vedono i nostri luoghi attraverso l’arte”.

Sulla lotta al cinipide interviene il direttore provinciale della Coldiretti, Domenico Roselli: “I consumatori chiedono la castagna di Montella a testimonianza del fatto che tra i consumatori esiste una cultura della castagna. Il nostro compito sarà quello di rappresentare un interloquio con loro formando una cultura del consumatore. Nel frattempo abbiamo investito 8 milioni di euro nella ricerca al fine di trovare soluzioni valide per la lotta a questo fenomeno. Non dico che risolveremo tutto con la ricerca – chiosa Roselli – ma vogliamo che tutto ciò che facciamo venga fatto in maniera strutturale, scientifica e soprattutto con un’azione culturale perché la storia, l’identificazione con il prodotto che ci rende riconoscibili”.